A 52 ANNI DALLA NASCITA DELLA RESISTENZA PALESTINESE: IMPORTANTE INCONTRO A ROMA

Interviene all’Incontro il compagno Juri Carlucci, del Dipartimento Esteri del PCI

 
Nella giornata di sabato 11 febbraio, a Roma, si è svolto un incontro ben riuscito della Comunità palestinese di Roma e Lazio e di Al-Fatah Italia per ricordare il 52esimo anno dalla  nascita della resistenza palestinese e per rendere omaggio a Monsignore Hilarion Capucci, scomparso a Roma lo scorso 1°gennaio.

Un pubblico d’eccezione, motivato e attento, ha riempito tutta la sala incontri nel centrale quartiere Esquilino di Roma.

Un compagno palestinese ha introdotto calorosamente tutti coloro che hanno preso la parola al microfono: interventi senza dubbio di grande attualità e qualità, intensi, sulle questioni di politica interna e  sui risvolti della crisi che colpisce il medio oriente visto lo stallo nella soluzione della  questione israelo-palestinese, che sembra inasprirsi oggi più che mai.

Il Segretario di Al-Fatah Italia, Bassam Saleh’, ha preso la parola per primo:  dopo aver ringraziato tutti i presenti ha analizzato la delicata situazione odierna  che vede Israele ribadire il suo no ad un percorso di pace stabilendo per legge che insediamenti illegali possono esistere e anzi persistere in sfregio a qualunque Risoluzione ONU continuando a uccidere civili e ragazzini anche disarmati, con una Europa assente e immobile che assiste quotidianamente allo stillicidio del popolo palestinese.

Il Presidente della Comuntà palestinese di Roma e del Lazio Yousef Salman ha voluto porre l’attenzione sulla sorte delle nuove generazioni in particolare dei bambini palestinesi che soffrono di problemi psicologici per i quali vi è bisogno di tanta solidarietà che si può esprimere aderendo a progetti e raccolta fondi che alcune associazioni qui in Italia propongono; inoltre, ha aggiunto, bisogna tener vive le campagne attuali come quella BDS ovvero boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele che deve riguarda non solo i prodotti che arrivano dai Territori occupati ma tutti i prodotti israeliani, una campagna non solo italiana ma globale, sino al raggiungimento dei fini stabiliti della campagna stessa: fine dell’occupazione israeliana e della colonizzazione della terra palestinese, piena uguaglianza per i cittadini arabo-palestinesi di Israele, rispetto per il diritto al ritorno dei profughi palestinesi.

Sua Eccellenza Ambasciatrice dello Stato di Palestina Mai Alkaila ha ribadito con forza che solo l’unita’ dei palestinesi può sconfiggere il radicalismo di Israele e ha rilanciato la proposta al Movimento della Resistenza islamica – Hamas, e al Movimento per la jihad islamica di entrare a far parte, finalmente,  dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina.

Si sono avvicendati al microfono anche i saluti dell’Associazione Amici del Libano, con il suo rappresentante Hassane Hassi, che ha voluto ribadire il sostegno al popolo di Palestina del Libano e dei libanesi, come è stato in passato, sino alla riconquista dei diritti e della Terra, per una Palestina libera, laica, indipendente, con Gerusalemme capitale; giunti i saluti anche dell’organizzazione sindacale USB parte della Federazione Sindacale Mondiale impegnata da molti anni in progetti nei Territori palestinesi.

Per il Partito comunista italiano e a nome del Dipartimenti esteri è intervenuto Juri Carlucci. Ringraziando la Comunità palestinese e Al Fatah  per l’invito ha dedicato un momento di cordoglio per la scomparsa di Monsignor Capucci, ricordando quanti sforzi abbia devoluto alla causa palestinese e come, anche qui in Italia, si sia battuto contro le guerre, e per la sua Siria in fiamme, senza mancare mai un appuntamento pubblico. “Il PCI – ha detto Carlucci- ha a cuore da sempre la causa palestinese. Il suo popolo è stato ed è esempio per tutti noi. L’uomo rivoluzionario, oggi, è incarnato dal rifugiato nei campi profughi in Libano, dal costretto a Gaza, dal ragazzo ucciso in Cisgiordania , dall’esule. Vogliamo costruire un Partito comunista di massa e forte anche per sventolare alta insieme alla bandiera rossa la bandiera della Palestina, che vogliamo, sia presto riconosciuta da tutto il mondo come Stato sovrano, con capitale Gerusalemme e dei confini certi. Chiediamo forte che il diritto internazionale valga anche in Palestina  e per Israele, che le risoluzioni vengano applicate, che gli insediamenti siano dichiarati illegali e che il potere mediatico al soldo dei sionisti venga smascherato anche dalla controinformazione. Alle vostre Organizzazioni giunga la nostra solidarietà incondizionata, il nostro affetto, l’affetto di migliaia di compagni e compagne del PCI.”

La serata si è poi conclusa con i suoni e i canti palestinesi: è intervenuto il famoso artista palestinese Zaid Tayem.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *