di Oliviero Diliberto
Maurizio ci ha lasciato. E ne siamo tutti sgomenti. E’ stato un uomo profondamente buono e corretto. Un comunista coerente sino alla fine. Militante nel senso migliore della parola. Dirigente senza mai alcuna spocchia e tanto meno senza mai chiedere per sè. Membro della direzione e poi della segreteria nazionale del Pdci, direttore di Rinascita, animatore di mille iniziative sulla Palestina e sul mondo arabo, creatore e pilastro fondamentale del premio intitolato a Stefano Chiarini, anch’egli prematuramente scomparso anni fa, profondo conoscitore del Medio Oriente.
Negli ultimi mesi, da quando aveva scoperto la malattia, ci sentivamo assai di frequente. Anch’io ero immobile e a casa anche se per un malanno lungo ma infinitamente meno grave. Siamo riusciti a cenare insieme poco più di un mese fa insieme al compagno e amico carissimo di entrambi Bagdash, segretario del Partito Comunista Siriano. Anche lui l’ho conosciuto tanti anni fa grazie a Maurizio, così come lo stesso presidente Assad.Quanti viaggi e missioni politiche abbiamo fatto insieme!
Ultimamente, con Maurizio avevamo progettato un viaggio proprio in Siria, meraviglioso martoriato Paese, per il prossimo Gennaio, salute permettendo. Non sarà più possibile. Mi mancherà molto. Mancherà a tutti noi, al Partito, alle molte comunità palestinesi, siriane, libanesi, arabe presenti in Italia.
Ciao Maurizio, amico e compagno indimenticabile.