Dichiarazione dal convegno ‘ I Comunisti e l’UE’

di Ufficio Stampa

Nella giornata di oggi, 25 febbraio, si è svolto a Roma un incontro tra partiti comunisti europei, che ha anche visto la partecipazione di dirigenti politici ed economisti, promosso dal Partito Comunista Italiano sul tema dell’Unione Europea e dell’euro. Erano presenti esponenti dei partiti comunisti portoghese, cipriota, ucraino e del Donbass. Le forze politiche comuniste presenti, ciascuna operante nel proprio specifico contesto nazionale, hanno sottolineato l’inconciliabilità tra gli orientamenti di questa Europa – le sue politiche di austerità, i suoi orientamenti antipopolari, tesi alla tutela degli interessi del grande capitale finanziario sovranazionale – e le necessità dei loro Paesi. L’Europa dei popoli e del lavoro esige la sconfitta del processo europeo di integrazione capitalistica: per una rottura con l’Ue e i suoi Trattati, per il superamento dell’euro, per un’alternativa politica e di trasformazione sociale, per la valorizzazione del lavoro, per il recupero al controllo pubblico dei settori strategici dell’economia, per una giustizia fiscale, per rivitalizzare la partecipazione democratica oggi mortificata dai diktat della tecnocrazia di Bruxelles.

L’Unione europea è irriformabile. Per questo occorre lottare per un nuovo quadro politico e istituzionale, di cooperazione economica, di solidarietà tra popoli e Stati, sovrani e con gli stessi diritti: una comunità di Paesi solidali dall’Atlantico agli Urali.
Proprio a partire dal successo di questa giornata di lavoro internazionalista, il PCI intende stringere ancor più le relazioni ed il lavoro politico unitario con i partiti comunisti d’Europa.

Il Partito Comunista Italiano

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