di Mauro Alboresi, Segretario nazionale PCI
Come PCI prendiamo atto di quanto sta accadendo nel “campo largo”della sinistra, delle scelte compiute e/o annnunciate, da questa o quella formazione, sul piano delle alleanze elettorali e per il dopo elezioni. È un dato di fatto che molto di quanto per mesi si è dato per scontato non si è rivelato tale. Noi eravamo e restiamo convinti della necessità di assumere il merito come discriminante per determinare, oggi e domani, scelte politiche ed alleanze. Ciò che per noi è necessario è una chiara scelta di campo, una proposta in grado di rappresentare, per davvero, la necessaria rottura rispetto alle politiche imposte all’insegna del liberismo, dell’austerità, in ossequio ai dicktat della Troika. Serve una scelta politica che si proponga di dare voce e rappresentanza alle tante ed ai tanti che non si rassegnano al precipitare della loro condizione, al declino dell’italia, a chi ha manifestato lo scorso 11novembre, a chi il giorno prima ha dato vita ad un importante e riuscito sciopero, a chi lotta ogni giorno, rivendicando un futuro per se è per gli altri.
Tale scelta politica non può essere chiesta indistintamente a tutta la sinistra, semplicemente perché tante sue parti non hanno, non possono avere, questa analisi nelle “loro corde”, come la loro storia, i loro obbiettivi evidenziano. Guardando alle elezioni, che per noi restano un mezzo e non un fine, serve quindi mettere in campo una articolata lista unitaria comunista, anticapitalista, di sinistra alternativa e serve farlo presto. Noi, il PCI, ci siamo e ci saremo, convinti che il momento sia ora.
Propongo di aderire alla “Lista del Popolo” di Giulietto Chiesa.