di Giorgio Langella, Direzione Nazionale PCI
La Costituzione non va stravolta né riscritta. Va ripristinata nella sua forma originale con la cancellazione della norma del pareggio di bilancio (art.81) e delle norme dell’articolo 5 modificate in maniera approssimativa.
Ma, soprattutto, la Costituzione deve essere attuata nei suoi principi fondamentali iniziando dall’applicazione dell’articolo n.47 (La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito) e degli articoli n. 41 (L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà , alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.), n.42 (La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati. La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti. La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d’interesse generale. La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità .), n.43 (A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.).
Quella della difesa e dell’applicazione della Costituzione è una battaglia che dobbiamo affrontare tutti, senza tentennamenti, né ambiguità , né compromessi che sarebbero devastanti per la sopravvivenza di una speranza di democrazia (e di sovranità ) nel nostro paese.