Gli USA, la Gran Bretagna e la Francia hanno di nuovo bombardato la Siria. Alle ore 3 di questo 14 aprile, le bombe sulla disgraziata terra siriana sono state sganciate dai cacciabombardieri francesi e dai Tornado britannici, mentre dalle navi e dai sommergibili USA sono partiti i missili BGM -109 Tomahawk.
Gli USA, la NATO, l’Unione europea e l’Arabia Saudita hanno deciso sin dal 2011 che anche la Siria – dopo l’Iraq e la Libia – doveva essere distrutta e per questo obiettivo hanno investito colossali somme economiche al fine di costituire sul territorio siriano un grande “esercito libero” avente il compito di rovesciare Assad , balcanizzare la Siria e subordinare le sue nuove regioni “liberate”agli ordini dell’Occidente.
La guerra infinita provocata da questa disgraziata scelta del fronte imperialista ha portato alla distruzione dell’intera Siria, alla morte di 700 mila siriani, a 2 milioni di profughi, che fuggono dalla loro terra martoriata verso l’Africa e verso l’Europa.
Quali colpe aveva la Siria per essere colpita così ferocemente? Quelle di non essere subordinata agli USA e alla NATO, di essere un Paese laico, di essere a fianco del popolo palestinese, a fianco del fronte antimperialista mondiale, di essere contraria alle politiche espansioniste di Israele e di essere vicina all’Iran.
Ma nonostante l’immenso sforzo economico e militare degli USA e dell’Arabia Saudita, la Siria non è stata conquistata dall’Occidente: il popolo e l’esercito della Siria, il governo di Assad, con l’aiuto di Mosca, hanno resistito. Ed è questo che oggi gli USA, la Francia e la Gran Bretagna non perdonano a Damasco e a Mosca. Da qui il nuovo attacco militare. E il supposto uso di armi chimiche da parte di Assad non è che il tradizionale “casus belli” inventato dai Paesi imperialisti per motivare la guerra, un’altra , finta, “pistola fumante”.
I media italiani e occidentali minimizzano, in queste ore, l’attacco contro la Siria, parlando di “una guerra mirata”, di bombardamenti che avvengono “solo” sulle supposte “aree chimiche” siriane. E’, questo, un atteggiamento folle e irresponsabile, poiché gli aerei e la flotta russa sono presenti in Siria e grande è il pericolo di una guerra mondiale.
IL PCI , di fronte a questo grave pericolo, chiede a tutte le forze comuniste, di sinistra, democratiche, pacifiste, di scendere in piazza subito, ORA, per dire NO alla guerra, NO all’utilizzo delle Basi Nato in Italia per gli attacchi contro la Siria e NO al coinvolgimento dell’Italia in quest’ennesimo orrore bellico!