Da “ Granma”, a cura del Dipartimento Esteri PCI
Gli U.S.A. hanno sequestrato il termine “Guantánamo”, che nel mondo è sinonimo della loro Base militare, e ignorato come territorio parte dell’isola di Cuba con la sua storia e cultura: una Provincia di 500.000 abitanti, con una omonima città capoluogo e una vastissima Baia. Cuba subisce così oltre al sequestro della propria terra anche il sequestro dell’identità nazionale e reclama dal 1959 lo sgombero della Baia e la sua restituzione al Paese.
Se Cuba sta soffrendo contro la propria volontà la presenza militare di uno Stato ostile, i popoli d’Europa invece, grazie ai propri Governi complici e ad accordi i cui termini sono spesso segreti perfino per i Parlamenti, subiscono la amichevole presenza di centinaia di Basi USA e NATO, e sono obbligati a vivere a lato di pericolosi armamenti nucleari, pagandone fisicamente le conseguenze con malattie e morte.
DOVE SONO LA LIBERTÀ, LA DEMOCRAZIA E LA SOVRANITÀ DEI POPOLI?
9.000 testate nucleari USA nel mondo – 150 (200?) in Europa
«…si assiste, soprattutto in Europa, ad un’estrema debolezza del movimento per la pace. (…) la guerra si diffonde ovunque, spesso senza che neanche si scenda in piazza», è la constatazione di Silvio Platero Yrola, presidente del Movimento Cubano per la Pace e Coordinatore Consiglio Mondiale per la Pace.
Per reclamare la liberazione della baia di Guantánamo sequestrata dagli Stati Uniti da 115 anni, per una campagna europea contro le basi militari, per denunciarne il ruolo nelle strategie di dominazione mondiale, per rivendicare pace e sovranità dei popoli, una delegazione di Guantánamo, su invito delle nostre organizzazioni, formata da Ofelia García Campuzano, docente universitaria di Caimanera, piccolo villaggio di pescatori soffocato dalla frontiera della Base USA e Adriana Silvente Milhet, funzionaria per la Solidarietà dell’Istituto Cubano d’Amicizia fra i Popoli (ICAP) del Capoluogo Guantánamo. ha percorso l’Europa (Italia, Francia, Germania, Austria).
In tutti gli incontri, fittamente susseguitisi, è stata denunciata l’arroganza di Governi ostili, quelli statunitensi, che pretendono di occupare una preziosa Baia contro la volontà del popolo e del Governo di Cuba; la pericolosità del dover fronteggiare le provocazioni delle forze d’occupazione; lo strangolamento economico imposto ai villaggi di pescatori della Baia ai quali è vietato l’accesso al mare aperto; la volontà ferma di difendere il territorio nazionale senza farsi contaminare dall’ideologia violenta del militarismo, ma al contrario continuando a “contaminare” i giovani con i valori di solidarietà e fraternità, che sono la ragione stessa della Rivoluzione cubana.
E dovunque, nello scambio con gli Europei, è stata denunciata la pericolosità del militarismo, la corsa alla moltiplicazione degli armamenti, lo stato di guerra permanente in cui viviamo quotidianamente e a cui si vorrebbe che, rassegnati, ci abituassimo.
Dall’Italia alla Francia, Germania e Austria, nell’intenzione di formare una delegazione dell’Europa, ci siamo dati appuntamento a Guantánamo, nel maggio 2019, per il VI Seminario Internazionale per la Pace e per l’Abolizione delle Basi militari straniere, ottima opportunità per ognuno di denunciare la situazione nel proprio territorio, conoscersi, condividere e coordinarsi.
ANAIC-Circolo “Granma” Celle Ligure (Italia)
AsiCubaUmbria (Perugia-Italia)
Associazione di Amicizia ÖKG Austria-Cuba (Austria)
Associazione di Amicizia RFA-Cuba (Germania)
Comitato NOdalMolin (Vicenza-Italia)
Cuba Linda (Francia)
Movimento della Pace (Francia)
20 aprile 2018