di Giusy Greta di Cristina, Comitato Centrale – Sul solco della grande tradizione internazionalista dei Partiti Comunisti, il Primo Congresso Nazionale del Partito Comunista Italiano si è svolto all’insegna di prestigiose presenze straniere, che hanno dato lustro all’importante evento politico, atteso da tutti i suoi iscritti, militanti e simpatizzanti.
Il magnifico luogo scelto come sede del Congresso, ovvero il Palazzo del Capitano del Popolo, nella Piazza del Popolo di Orvieto, ha fatto da cornice ad un Congresso avvenuto in un periodo storico complicatissimo per i comunisti in Italia e in Europa, ma che ha aperto la strada a riflessioni non più rimandabili e portatrici di nuove soluzioni.
Assieme alle delegazioni rappresentanti tra i più importanti partiti comunisti in Europa, ben sei Ambasciate hanno accompagnato il nostro Partito in questo cammino che rappresenta, ad un tempo la ripresa dei lavori dopo alcuni mesi di certo non facili, dall’altro la spinta verso un futuro che, lungi dall’essere semplice, può essere di certo affrontato con forza e determinazione.
Durante il primo giorno del nostro Congresso, le alte rappresentanze diplomatiche hanno voluto esprimere il più affettuoso e solidale saluto alla dirigenza del Partito, unito al ringraziamento per la solidarietà internazionalista che mai è mancata in questi soli due anni di esistenza del PCI.
Per l’Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela, la dott.ssa Maylyn López, Seconda Segretaria politica e responsabile Media; per l’Ambasciata della Repubblica del Nicaragua in Italia, S.E. l’Ambasciatrice Monica Robelo Raffone; per la Repubblica Popolare Democratica di Corea, il dott. Jo Song Gil, Primo Segretario e membro del Partito del Lavoro della Corea; per l’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese, Shuyomeng Shang, addetta all’Ambasciata, membro del Partito Comunista Cinese; per l’Ambasciata di Palestina, il dott. Mustafa Qaddumi, Primo Consigliere; per la Repubblica Socialista del Vietnam, S.E. l’Ambasciatore Cao Chinh Thien, membro del Partito Comunista del Vietnam.
Questi i Paesi fratelli che ci hanno onorato del loro sostegno politico.
La folta presenza delle delegazioni internazionali ha addirittura costretto a suddividere gli interventi in due giorni.
Il primo giorno, immediatamente dopo le Ambasciate, il Segretario Generale del Partito Comunista della Bulgaria, compagno Alexander Paunov, ha aperto la lunga sezione dedicata ai saluti da parte dei partiti esteri. A seguire il compagno Ammar Bagdash, Segretario Generale del Partito Comunista Siriano, già presente nel 2016 a Bologna per l’Assemblea Nazionale Costituente. Per il Partito Comunista Svizzero, il compagno Massimo Ay, Segretario Generale.
A chiudere la prima giornata di lavori, la compagna Maria Drobot, Segretaria del Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa.
La serata si è conclusa con una piacevolissima cena, fatta di risate, di racconti, di canti, alla quale i delegati internazionali sono stati accompagnati dal nostro Segretario Nazionale, compagno Mauro Alboresi e dai compagni del Dipartimento Esteri che hanno svolto il ruolo di organizzazione e traduzione.
I lavori congressuali della seconda giornata si sono aperti con i saluti di tutte le altre delegazioni presenti: per AKEL di Cipro il compagno Giorgos Koukouma, membro del C.C.; per il Partito Comunista Britannico il compagno Nick Wright, responsabile alla Comunicazione e membro dell’Esecutivo; per il Partito Comunista Ceco-Moravo il compagno Filip Zachariáš, presidente del distretto della Moravia del Sud e vice-presidente della Regione, membro del C.C.; per il Partito Comunista Francese il compagno José Cordon, membro del Dipartimento Esteri, responsabile per gli Affari Europei; per il Partito Comunista Tedesco il compagno Günther Pohl, a capo del Dipartimento Esteri; per il Fronte Popolare Ivoriano il compagno Maurice Gnagne Yadou, vice Presidente; per la Sinistra Slovena il compagno Darijian Volk, membro dell’Esecutivo; per il Partito Comunista Portoghese il compagno Paulo Costa, membro del Partito.
Il terzo e ultimo giorno di Congresso si è aperto con i saluti rivoluzionari del popolo di Cuba, attraverso il Primo Segretario Politico dell’Ambasciata di Cuba in Italia, il compagno Mauricio Martínez Duque.
Alcuni punti sono stati pressoché presenti in tutti gli interventi dei nostri prestigiosi ospiti: la cooperazione internazionalista fra Partiti fratelli, il ruolo di lotta dei Partiti comunisti in Europa e nel mondo contro l’aggressione dell’imperialismo in tutte le sue manifestazioni, la critica a questa Unione Europea della finanza, la necessità dell’unione delle lotte, nel segno di una Internazionale che si faccia carico e voce della maggioranza dei popoli, schiacciati dalle morse del capitalismo.
Tali analisi rappresentano per noi un inequivocabile punto di riferimento nella lettura delle varie situazioni in cui si trovano a vivere ed agire i diversi partiti comunisti e a porre un raffronto con quel che viviamo noi, come comunisti italiani ed europei.
Gli interventi dei delegati e gli incontri che il Partito ha organizzato lungo la tre giorni hanno rafforzato il convincimento che si è sulla giusta strada.
Un internazionalismo basato profondamente sulla solidarietà fra comunisti che condividono medesime visioni della realtà e medesime soluzioni e progetti futuri sono i punti, a nostro parere, fondamentali per lo sviluppo e il rafforzamento dei comunisti in Italia, in Europa, nel mondo.
Il Partito Comunista Italiano ringrazia ancora una volta tutte le delegazioni internazionali e le rappresentanze diplomatiche per il sostegno, il calore e per averci accompagnato durante questo Congresso: lavoreremo affinché sempre più numerosi siano i momenti di incontro e scambio tra i Partiti Comunisti fratelli, sempre più spesso si possa cantare insieme l’Internazionale!
Noi comunisti italiani ci impegneremo affinché questo Congresso e tutti gli altri a venire, in Italia, in Europa, nel mondo siano solo il primo passo verso il Sol dell’Avvenire!
Viva l’internazionalismo proletario!
Viva il comunismo!