Servo di due padroni: Salvini, in Libano, bacia gli stivali a Usa e Israele, dimenticando il popolo palestinese

La dura condanna del PCI

 

di Fosco Giannini, Responsabile Esteri PCI

 “Chi vuole la pace sostiene il diritto all’esistenza e alla sicurezza di Israele. Sono appena stato ai confini nord col Libano, dove i terroristi islamici di Hezbollah scavano tunnel e armano missili per attaccare il baluardo della democrazia in questa regione”. Queste le deliranti, gravissime, sanguinose affermazioni che il presidente del Consiglio e  ministro degli Esteri e degli Interni e duce del governo italiano, Matteo Salvini, ha reso pubbliche ieri in Libano.

Che i governi israeliani, massacratori storici ed impuniti del popolo palestinese e feroci cani da guardia, armati di bombe atomiche, dell’imperialismo USA in tutto il Medio Oriente, siano stati e siano il baluardo della democrazia in questa regione, stentano ormai a dirlo persino le forze politiche americane; solo un Salvini ormai completamente dedito a raccogliere consenso tra le peggiori pulsioni del senso comune di massa – italiano e internazionale- e dunque moralmente corrotto poteva condannare senza requie i tunnel scavati dai palestinesi per poter in qualche modo sopravvivere alla miseria, alla fame e alla sete entro i campi di concentramento in cui l’esercito israeliano li ha imprigionati. Solo un Salvini ormai servo imbarazzante e sciocco dell’imperialsimo USA e della NATO poteva, in un viaggio in Libano, fare l’elogio di Israele dimenticando persino l’esistenza del popolo palestinese, trattato, come fa il nuovo duce d’Italia,  alla stregua di un popolo d’immigrati, da respingere nell’inferno della Storia.

Salvini ha liquidato, nel suo filo imperialismo bruto e primigenio,  gli Hezbollah come “terroristi islamici”, una definizione grassa, in grado, come ogni parola del nuoivo duce, di sedimentarsi come una colonia di batteri nelle pance più oscure delle masse inconsapevoli.

In verità proprio gli Hezbollah, assieme alla Russia e all’Iran, hanno evitato, morendo in molti nella lotta, che la Siria cadesse nelle mani dei veri terroristi, quelli dell’ISIS e di Al- Qaeda, generati, molto più di quanto si pensi, dagli “amici amerikani” di Salvini. Peraltro, non è certo una sorpresa l’asservimento totale di Salvini ad Israele, non rappresentano una novità le sue posizioni filo americane sulla Siria, il sostegno leghista all’ideologia wahabita, la più oscura in campo, quella che segna di sé il potere dell’attuale Arabia Saudita e che tanto ha contribuito anche al massacro, tuttora in corso, nello Yemen.

Persino il Ministero della Difesa italiano ha dichiarato, subito dopo le affermazioni di Salvini volte a definire gli Hezbollah come “terroristi islamici”, che “Queste parole mettono in grande difficoltà i soldati italiani,  impegnati proprio a Sud, nella missione Unifil”.

Il PCI, con lo stesso livello di preoccupazione e determinazione,  condanna duramente le affermazioni di Salvini e auspica che ogni forza comunista, di sinistra, democratica e antifascista italiana inizii a lavorare per smascherare Salvini e affinchè rapidamente emerga, soprattutto tra gli strati popolari, la stessa preoccupazione sulle oscure linee politiche di Salvini e della Lega che oggi segnano di sé persino il Ministero della Difesa.

 

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