Le sorti del socialismo mondiale, nelle riflessioni dei comunisti italiani e cinesi

Si sono svolti recentemente degli incontri tra il PCI ed una delegazione del PCC in visita in Italia. Il PCI è stato l’unico partito incontrato nel corso della visita, che ha avuto lo scopo di un profondo confronto sulle difficoltà e le sfide dei comunisti nel mondo.


Il 6 giugno una delegazione del PCI si è incontrata con l’Accademia Centrale della Storia e della Letteratura del CC del Partito Comunista Cinese. Quest’ultimo è un istituto di ricerca fondato nel marzo del 2018 attraverso l’accorpamento di altri precedenti istituti, che sono: l’Ufficio centrale di compilazione e traduzione, il Centro di ricerca sulla letteratura di partito ed il Centro di ricerca sulla storia del partito. Il primo si è occupato della traduzione in Cina dei testi marxisti stranieri, a partire dalla pubblicazione delle opere di Marx, Engels, Lenin e Stalin ed alla traduzione in lingue straniere delle opere marxiste cinesi, a partire dagli scritti di Mao e dei principali dirigenti del Pcc. A questo lavoro, già importante, si aggiunge la dimensione della ricerca teorica, con gli studi sul marxismo contemporaneo ed il marxismo mondiale e la pubblicazione di riviste marxiste. Il centro di ricerca sulla letteratura e quello sulla storia del partito, si sono invece occupati degli studi e della redazione delle opere e dei documenti ufficiali del Partito, così come pure della sua storia.
L’istituto ha rapporti e collegamenti con i principali centri di ricerca e le università del paese ed il viaggio in Italia è stata la prima tappa di un tour europeo che poterà la delegazione di studiosi cinesi in Belgio ed in Olanda.
In Italia i compagni cinesi hanno avuto incontri con associazioni ed istituzioni culturali, università e, unico partito, il PCI. L’incontro è avvenuto presso la sede della Scuola Nazionale di Formazione Politica “Gramsci – Togliatti” di Lanuvio dove assieme ad una delegazione dei compagni della sezione locale, sono intervenuti anche i compagni della delegazione politica.
Lo scopo principale della delegazione cinese in Italia era eseguire un’indagine sulla situazione del marxismo all’estero, sulle frontiere della ricerca marxista in Europa e fare il punto sulle difficoltà e le sfide principali ce vivono i partiti comunisti nei paesi a capitalismo maturo e quali fossero le possibili e concrete opportunità di collaborazione scientifica, culturale e politica.
Tra i piani di intervento dell’istituto cinese c’è anche la volontà di curare nuove edizioni dei testi marxisti (anche i classici) aggiornandone il linguaggio e trovando le forme per renderne la fruizione da parte delle giovani generazioni molto più immediata e diretta.
Il PCI è onorato per questa interlocuzione ad alto livello con uno degli istituti di ricerca cinese più prestigiosi e nel corso dell’incontro ha ribadito tutto il suo impegno e la disponibilità a coltivare le relazioni sia intensificando gli scambi e gli incontri, sia promuovendo in Italia iniziative pubbliche che approfondiscano il tema del socialismo con caratteristiche cinesi, su cui ancora si registra una sostanziale incapacità di lettura e comprensione anche a sinistra.
Il PCI mette a disposizione di questo progetto la disponibilità dei suoi militanti e dirigenti e la sede della Scuola Nazionale di Formazione Politica come luogo per ospitare futuri convegni e momenti di studio ed approfondimento.
Nel corso dell’incontro, è stato ricordato l’impegno del PCI nella solidarietà con la Cina ed il PCC ed il contributo fondamentale svolto dal compianto Domenico Losurdo nell’opera di comprensione e conoscenza proprio degli aspetti teorici del socialismo con caratteristiche cinesi e del socialismo mondiale.
Questo impegno è anche il contributo concreto che il PCI intende offrire, a livello nazionale ed internazionale, rispetto alla necessità di un rafforzamento di una prassi di lavoro basato sull’unità internazionale dei comunisti, pur nella diversità di analisi e giudizi, convinti che la ripresa di un ruolo internazionale dei partiti comunisti passi anche attraverso la ripresa di una credibilità internazionale del movimento e del rafforzamento del suo profilo unitario, nel rispetto delle diversità e della singole condizioni di ciascun paese e di ciascun partito.

Il confronto con i compagni cinesi è poi proseguito anche domenica 9 giugno a Milano, dove si è tenuto un incontro con una delegazione del PCI milanese e del dipartimento Esteri del partito. È stata questa una ulteriore occasione di confronto e dibattito, che il PCI considera l’avvio di un confronto profondo e non elusivo dei problemi che si trovano ad affrontare i comunisti del lavoro di costruzione del partito in Italia in questo contesto storico e della necessità di comprensione della realtà cinese partendo da una prospettiva marxista.

Nota a cura del Dipartimento Internazionale del PCI

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