Lo Svimez squaderna il dramma del sud del paese.

Le anticipazioni del rapporto Svimez squadernano di fronte a tutto il paese la gravissima condizione sociale ed economica del mezzogiorno del paese- ha dichiarato Luca Cangemi della segreteria nazionale del Partito Comunista Italiano.
I dati sul lavoro sono quelli che più drammaticamente segnano una situazione disastrosa e l’allargamento della forbice rispetto del paese: diminuisce di decine di migliaia di unità il numero degli occupati e aumentano ancora i numeri dei contratti a tempo determinato e dell’occupazione precaria.
Questa drammatica e strutturale crisi occupazionale alimenta una ripresa imponente dell’emigrazione. Un’emigrazione soprattutto di forze giovanili e con alta qualificazione rappresenta un’ipoteca negativa sul futuro delle regioni meridionali e che fa parlare, per le zone interne, di rischio di spopolamento.
Indegni di un paese democratico sono anche lo stato della scuola (con drammatici dati di abbandono scolastico) e dei servizi sociali (gli anziani meridionali che usufruiscono di assistenza domiciliare sono meno di un quarto di quelli del nord).
Una economia ed una società desertificate e declinanti. Con delle responsabilità chiarissime delle classi dirigenti. Mancano, come in tutto il paese, ma ancor di più che nel resto del paese gli investimenti pubblici nelle infrastrutture economiche e sociali.
La ritirata dello stato dall’economia e dalla società se ha indebolito complessivamente l’Italia, per il mezzogiorno ha significato una deriva che rischia di consegnare questa parte del paese alla devastazione sociale e al dominio delle mafie (che poi estendono la loro azione ad ogni parte del paese).
Il progetto di autonomia differenziata è invece l’ulteriore accelerazione sulla linea disastrosa fin qui seguita, una linea che può produrre insostenibili disuguaglianza territoriali e sociali.
È necessaria una grande mobilitazione sociale per sconfiggere questi progetti ed affermare invece la necessità di un grande piano statale per dotare il mezzogiorno delle infrastrutture economiche, civili, ambientali necessarie. Dalla salvaguardia del territorio all’energia, dall’edilizia scolastica alle strutture sanitarie, molteplici sono i campi d’intervento di una iniziativa che può creare subito centinaia di migliaia di posti di lavoro e può costruire le condizioni per uno sviluppo equilibrato dell’intero paese. -Ha concluso Cangemi.

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