C’è una cosa che ancora non è stata detta in merito alle esternazioni della sindaca Cisint sugli insegnanti. E cioè che il Comune non ha alcuna competenza sui contenuti dell’istruzione e sulla vita scolastica in genere, tranne quelli relativi dell’edilizia ed al trasporto scolastico. Per questo noi giudicammo un errore il fatto che la Direzione Scolastica regionale abbia accettato di concordare con il Comune di Monfalcone il numero di studenti stranieri nelle scuole monfalconesi. Fu un atto di subordinazione alla politica che ora dà i suoi frutti avvelenati, con la minaccia della sindaca di fare intervenire il Garante contro gli insegnanti di sinistra che osano criticare lei o Salvini.
Vogliamo dare anche un’altra notizia alla sindaca: criticare le sue ordinanze si può. E anche criticare Salvini. Anche a scuola. Si chiama democrazia. Forse in Ungheria non si può. Ma in Italia si può.
Chiaro che alla Lega questo dà fastidio. E infatti, con l’autonomia differenziata, vorrebbe rendere di competenza regionale la materia dell’istruzione. Così poi licenziare gli insegnanti di sinistra o meridionali sarà più facile.
Noi comunisti ci opponiamo a questa deriva che ricorda chiaramente il ventennio fascista, quando chi non giurava fedeltà al Duce non poteva insegnare.
E se poi la sindaca dovesse andare veramente avanti con questa sua idea di segnalare e schedare gli insegnanti di sinistra credo che valuteremo di segnalare lei a qualche autorità giudiziaria, perché questa cosa non ci sembra per niente legale.