XXI INCONTRO INTERNAZIONALE DEI PARTITI COMUNISTI ED OPERAI L’adesione del PCI

IZMIR, TURCHIA, 18, 19 E 20 OTTOBRE

di Fosco Giannini, Responsabile Dipartimento Esteri PCI

IL PCI ha aderito al XXI Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti ed Operai che si terrà ad Izmir, in Turchia i prossimi 18, 19 e 20 di ottobre. Un Incontro ancor più importante poiché coinciderà con il 100° anniversario della fondazione dell’Internazionale Comunista, Internazionale Comunista che sarà tema di analisi, discussione e rilancio e non solo di commemorazione tra i tanti Partiti Comunisti ed Operai che saranno presenti ad Izmir. Il XXI Incontro Internazionale cade in una fase in cui in tanta parte del mondo assistiamo – assieme ad una formidabile ripresa del movimento comunista ed operaio internazionale- ad attacchi durissimi contro il mondo del lavoro, contro i diritti e i salari, in un progetto imperialista e capitalista generale volto a nuovi e poderosi processi di spoliazione ed accumulazione conseguenti all’acutizzazione della lotta interimperialistica per la conquista dei mercati mondiali. Il XXI Incontro cade in una fase segnata, specie nell’area dell’Ue, ma non solo, da inquietanti rigurgiti fascisti con carattere di massa e da rinnovate spinte al riarmo e alla guerra da parte dell’imperialismo USA e della NATO.

Tutto ciò chiama i Partiti Comunisti e Operai del mondo ad un confronto politico e teorico sempre più serrato e progettualmente diretto ad unire le forze nella comune lotta antimperialista, anticolonialista e anticapitalista.

E’ per questa serie di pregnanti questioni e nella consapevolezza che centrali, nel quadro mondiale, sono la lotta antimperialista, la lotta contro la guerra ed una sempre più forte vicinanza tra i Partiti Comunisti ed Operai che il PCI ha aderito al prossimo, importantissimo, XXI Incontro Internazionale di Izmir.

One Comment

  1. Mauro Ghignoni

    Cari compagni
    la Turchia e’un regime fascista che si fonda su un nazionalismo ipertrofico la cui base e’la negazione di qualsiasi minoranza altra che la “turchitudine” nel suolo della Turchia cosi come nata dopo la fine dell’impero ottomano. Regime kemalista che pratica una pulizia etnica contro i kurdi ed altre minoranze all’interno e fa da sgherro storico agli interessi dell’occidente in medio oriente come pilastro dell’alleanza NATO. I partiti comunisti sono sempre stati proibiti o come tutti quei partiti di sinstra che non si riconoscono nel kemalismo. Per cui se ci saranno gruppetti di comunisti turchi battezzati nell’acqua kemalista o pezzi del sindacato che nascono nel kemalismo, sicuramente non ci sara’il PKK o altri gruppi della sinistra turca che hanno dovuto scappare in montagna per sopravvivere fisicamente. La Turchia e’il paese piu’reazionarion in medio oriente da sempre, vissuta ed imbevuta da una propaganda ideocratica razzista e fascista, sorella di Israele.Ammesso che tutte queste cose le sapete, se questo convegno avra’luogo ci sono due possibilita’: o saranno arrestati e picchiati tutti i delegati dei vari partiti comunisti, o parteciperete al convegno insieme a spezzoni della socialdemocrazia e dei sindacati turchi che si dicono chiaramente kemalisti. Il che significa non un’apertura democratica del regime turco, ma una legittimazione alla cosmesi democratica che il kemalismo fascista da sempre porta avanti. Forse e’bene andare ad Izmir al mare, non ad aprire un congresso dei partiti comunisti operai internazionali. Pensateci bene.
    Mauro Ghignoni

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