MOZAMBICO: DALLA VITTORIA ANTICOLONIALISTA AD UN PROGETTO DI PACE E SVILUPPO

Lisbona. Intervista alla delegazione del FreLiMo della Repubblica Popolare del Mozambico

a cura di Laura Baldelli

Lisbona. Alla grande Festa de “L’Avante!” (settimanale del PC Portoghese) che si è tenuta dal….al… settembre, la delegazione politica del PCI ha incontrato i delegati del prestigioso Fronte di Liberazione del Mozambico( FreLiMo), i compagni Virgilio Andrè ed Eugenio Ubisse.

Il Mozambico è un paese che merita grande attenzione: come colonia portoghese subì la dittatura di Salazar e negli anni ’60 iniziarono le prime proteste pacifiche contro le inique tassazioni, ma l’esercito portoghese sparò sulla folla, uccidendo anche donne e bambini e proprio da quegli episodi nacque il FreLiMo, forza politica marxista-leninista ed iniziò la guerra di liberazione; nel 1975 per il Mozambico arrivò l’indipendenza, grazie alla Rivoluzione dei Garofani in Portogallo; ma successivamente, neanche la vittoria politica del FreLiMo alle elezioni fermò la guerra civile, fomentata dalle forze della Renamo (Resistenza nazionale del Mozambico) che fu fino agli anni ‘90 un’organizzazione solo militare anti-comunista ed oggi è anche partito politico; il FreLiMo ha in seguito abbandonato il marxismo-leninismo, trasformandosi in forza socialista e nel 1995 il Mozambico ha chiesto di entrare nel Commonwealth, senza mai essere stato colonia britannica. Inoltre da anni ha importanti relazioni e accordi commerciali con la Repubblica Popolare Cinese.

Il Mozambico è prossimo alle elezioni presidenziali e legislative, che si terranno il 15 ottobre e Virgilio Andrè è responsabile del FreLiMo in Portogallo, perché vi risiedono molti cittadini del Mozambico. A lui chiediamo notizie della campagna elettorale.

V.A. : Le libere e democratiche elezioni si svolgono ogni 5 anni e il mio compito è seguire in Portogallo la campagna elettorale del Mozambico, perché qui vivono 29000 cittadini del nostro paese; il FreLiMo conta 4,5 milioni di militanti iscritti, ma sono molti di più quelli sparsi in tutto il mondo. Il FreLiMo, fondato nel 1962 in Tanzania, in clandestinità, ha portato il paese all’indipendenza dal Portogallo, governa dal 1975, vincendo tutte le elezioni politiche ed ha espresso tutti i presidenti della repubblica, fino all’attuale Filipe Nyusi di nuovo candidato. Le donne sono rappresentate e candidate, svolgono un ruolo importante nel FreLiMo, perché hanno partecipato alla guerra di liberazione ed hanno lottato per l’uguaglianza e la parità. Il nostro partito oggi è una forza politica socialista. Noi costruiamo da anni iniziative culturali con tutti i paesi di lingua portoghese, perché la cultura semina la pace.

L.B. :Il vostro paese è sempre stato dilaniato dalla guerra civile, ora dopo gli ultimi accordi del 6 agosto quali prospettive?

Risponde il delegato Eugenio Ubisse della Direzione nazionale del FreLiMo: Infatti nei primi anni ‘80 i nemici anti-comunisti della rivoluzione della Renamo, finanziati dagli USA e dai governi segregazionisti del Sudafrica e della Rodhesia, hanno impedito lo sviluppo del Mozambico, con attacchi terroristici alle strutture del paese, come ospedali, scuole, ferrovie, scatenando la guerra civile con i miliziani; così il nostro paese è stato uno dei teatri della guerra fredda nel mondo. La guerra civile dall’81 al ‘94 ha provocato un milione di morti, di cui 95% vittime civili. Gli attacchi sono continuati anche dopo il 1992, nonostante l’accordo di pace firmato a Roma; la guerra civile non è mai finita, è andata avanti a bassa intensità con picchi nel 2012, nel 2016, nel 2017.

Noi siamo per costruire la pace e recentemente il 6 agosto scorso a Roma il presidente Filip Nyusi e Ossufo Momade leader della Renamo, hanno firmato un nuovo accordo per pacificare la nazione e favorire le libere elezioni. L’accordo prevede inoltre l’elezione dei governatori delle province il 10 ottobre e soprattutto il disarmo della Renamo con il reintegro dei miliziani nell’esercito del Paese, affinché nessun partito sia armato contro la nazione. Purtroppo l’ala massimalista della Renamo ha annunciato che non deporrà le armi.

L.B.: L’UE con Federica Mogherini, in rappresentanza di Bruxelles, ha siglato il vostro accordo di pace e l’UE ha investito 60 milioni di euro a sostegno del processo di pace e dell’economia locale.

E.U.: Il nostro paese ha grandi ricchezze, che a causa della guerra civile non abbiamo potuto valorizzare completamente a favore dello sviluppo economico e sociale della popolazione, anche se sempre abbiamo investito in istruzione e salute. Attualmente la nostra economia è in crescita, il nostro potenziale agricolo è alto, così la pesca, vogliamo sviluppare le industrie alimentari, tessili, oltre che sfruttare le risorse estrattive, per questo necessitiamo di tecnologia, anche per fronteggiare i cambiamenti climatici che investono il nostro paese. Il Mozambico ha bisogno di pace e accordi commerciali e ai nostri nemici non vanno fornite armi come è sempre accaduto.

LB: Recentemente anche il Papa è stato in Mozambico…

E.U.: Abbiamo apprezzato la visita di Papa Francesco e il messaggio di pace che ha portato. I primi accordi di pace del 1992 furono stipulati grazie alla diplomazia italiana in sinergia con la Comunità di Sant’Egidio. Il Mozambico merita la pace, il progresso sociale, l’autonomia economica ed è necessario far conoscere al mondo l’Africa che ha lottato per la propria indipendenza dal colonialismo e che oggi vuole essere protagonista del proprio futuro.

LB: Grazie, Eugenio, grazie Virgilio, con l’augurio del PCI per la vostra vittoria politica e per un futuro democratico, pacificato, indipendente e socialista del Mozambico.

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