Dichiarazione di Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola e di Giorgio Langella segretario veneto del Partito Comunista Italiano.
Siamo pienamente solidali con gli studenti e i docenti del liceo Marco Polo di Venezia che hanno contestato un incontro con i militari, organizzato dal dirigente scolastico all’interno dell’istituto in vista del 4 novembre. Una critica fatta, in modo assolutamente proprio e coerente, in nome dell’articolo 11 della Costituzione- che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali- e dell’impegno della scuola nella diffusione di una cultura di pace e dialogo. -hanno dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola e Giorgio Langella segretario regionale veneto del PCI. Da Venezia ci viene dunque un segnale molto importante di opposizione all’ideologia della guerra, tanto più rilevante perché s’oppone ad una presenza, sempre più capillare, nelle scuole italiane, delle forze armate, non solo quelle nazionali ma anche quelle stanziate nelle basi militari USA e Nato. Particolarmente vili e gravi appaiono le minacce e gli insulti scagliati contro gli insegnanti del Marco Polo dall’assessore Donazzan. Questa triste figura, già assai nota per le sue esternazioni fascistoidi, straparla d’ispezioni e accusa d’illegalità docenti che si rifanno alla Costituzione. Facciamo appello al mondo della scuola perché si manifesti una larga e vigile solidarietà contro ogni tentativo di azioni censorie e perché, al contrario, si apra una riflessione sulla metodica azione di intervento delle forze armate nelle istituzioni formative (godendo della complicità della burocrazia ministeriale a tutti i livelli) con possibili gravi conseguenze, in termini di modelli di comportamento veicolati e di acritica lettura del presente e del passato, a partire dalla prima guerra mondiale-hanno concluso Cangemi e Langella.