Piano USA-Israele: è aggressione contro la Palestina

di Francesco Valerio della Croce, segreteria nazionale Pci e responsabile Esteri

“Il piano del secolo”, presentato recentemente da Trump, per la “pace” in Medio Oriente è in realtà l’ennesimo attacco alla Palestina e al suo popolo. Una politica di esproprio, segregazione e perpetrazione dell’oppressione sionista contro un popolo depredato della propria terra, della propria indipendenza e dei propri diritti. Ma, soprattutto, un ulteriore strumento di propaganda per le nuove elezioni che si terranno tra poco più di un mese in Israele. Scopo politico immediato e manifesto di tale piano è rinsaldare ulteriormente l’asse Usa-Israele nelle dinamiche dell’area e non solo.

Soldi – di non precisata fonte e di ugualmente ignota destinazione – in cambio di altri territori (annessione ad Israele di larga parte dei territori della Cisgiordania) e della città di Gerusalemme come capitale indivisa di Israele (del resto il riconoscimento USA dello status di capitale israeliana era già avvenuto nel 2017) con la fine conclamata dei confini disegnati nel 1967. Per i Palestinesi, oltre alle accuse di terrorismo e vocazione alla “violenza”, un vero e proprio stato di apartheid all’ennesima potenza, con il restringimento dei territori di sovranità palestinese a pochi lembi di terra. Una sovranità, un’indipendenza, un’autonomia per uno Stato minati in partenza proprio per la menomazione territoriale.

Il Partito Comunista Italiano rinnova la sua solidarietà allo Stato, al popolo e alla resistenza palestinese; denuncia il nuovo tentativo di allargare il dominio di Israele sui territori palestinesi. Denuncia, contestualmente, il tentativo ipocrita operato dalla presidenza statunitense di accreditare un piano volto a una soluzione reciprocamente vantaggiosa, quando invece si tratta della legalizzazione dell’occupazione e dell’espansionismo di Israele. Condanniamo ancora una volta il ruolo nefasto del duo USA – Israele in un’area che da troppi decenni non conosce pace alcuna proprio per i piani e gli interessi imperiali perseguiti dai governi statunitensi ed israeliani. Come comunisti, rinnoviamo il nostro impegno per la costruzione di reti di solidarietà e denuncia internazionale. Condanniamo, inoltre, la grave subalternità del governo italiano, silente e quindi complice in questa ultima vicenda; un atteggiamento che non stupisce visti gli accadimenti politici del recente passato, ad iniziare dal mancato riconoscimento dello Stato palestinese.

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