Attacco alla democrazia e alla partecipazione

Si vuole colpire chi è portatore di una proposta politica alternativa. Il PCI c’è

Sulla scorta della precipitazione di una crisi politica che ha messo a nudo le gravi responsabilità del Governo Draghi e di una maggioranza che, dal Pd alla Lega, è risultata incapace di dare adeguate  risposte ai bisogni delle masse popolari e dei lavoratori che hanno visto regredire  progressivamente la propria condizione; il Paese è in campagna elettorale. 

In un clima di forte sofferenza sociale (aumento dell’inflazione e nodo salariale irrisolto,  erosione del welfare e dell’accesso ai diritti, crisi energetica e venti di guerra a cui in modo  grave si è consapevolmente piegato questo Governo) si è avviata una campagna elettorale  chiamata a svolgersi sulla base di atti preparatori e normative complessi, in pieno periodo  estivo e con margini di tempo strettissimi. Una “stretta” che rivela in pieno il proprio carattere  antidemocratico traducendosi in un grave colpo alla partecipazione reale, tale da comprimere  significativamente per molti soggetti politici in campo, le condizioni di un’efficace presenza  e il rispetto delle necessarie garanzie di pari agibilità al percorso elettorale. Si tratta di un  aspetto serio e grave, che reclama un pronunciamento dei diversi livelli dello Stato e un  sussulto dell’intero tessuto democratico presente nel Paese, al fine di rimediare in merito a  condizioni fortemente diseguali oggi penalizzanti forze che non sono presenti nel Parlamento  della Repubblica. In un clima di attacco “lungo” ai diritti democratici e alla Costituzione, non  ci stupiamo. Soprattutto quando questo attacco, porta il segno delle classi attualmente al  comando che per grande parte sono state sin qui causa attiva della crisi, oggi impegnate a  restringere spazi di controllo popolare e di democrazia e ad impedire la possibile  rappresentanza popolare e parlamentare di quei soggetti che, come il Partito Comunista  Italiano, sono portatori di una visione e proposta alternativa radicale circa le politiche  liberiste e di guerra portate avanti dal Governo Draghi. Anche per questi motivi, nonostante un contesto assai difficile, il PCI c’è ed è in campo, in  un’azione di sviluppo della propria presenza, a partire dalla raccolta in queste ore in tutta  Italia delle firme necessarie per presentarsi col proprio simbolo, i propri candidati, il proprio  programma, dopo aver a lungo operato con impegno, nella direzione della realizzazione di un  fronte largo e unitario delle sinistre di alternativa, nel rispetto della visibilità e dell’autonomia  politica ed organizzativa di ciascun soggetto. Dateci la forza per cambiare, per scrivere  insieme un altro futuro del Paese, per impedire questo ulteriore attacco alla democrazia!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *