IL BUE CHE DA’ DI CORNUTO ALL’ASINO

E’ un vecchio proverbio che si adatta perfettamente al teatrino della politica nostrana.
E’ di oggi, 24 Gennaio, la “sfida” alla Camera tra la cosiddetta opposizione, PD e 5 Stelle, e il cosiddetto governo sovranista, FdI. In particolare, durante il question time, la segretaria del Pd Schlein ha esordito citando la lettera di una paziente oncologica alla quale hanno fissato una visita nel 2026 e continuando accusando il Governo Meloni di non saper risolvere i problemi che attanagliano la sanità pubblica. Conte, allo stesso modo, parla di mammografie fissate al 2025, oltre che criticare il governo sul patto di stabilità e sull’Ucraina. Meloni, dal canto suo, rivendica presunti successi ai tavoli europei e si trincera scaricando sui governi precedenti le colpe dei tagli, delle liste d’attesa.

È, per l’appunto, il bue che dà di cornuto all’asino.
Perché Schlein non ha buon gioco nel dire che lei non ha mai governato. Fa parte di un Partito che ha governato e che governa regioni dove i tagli alla sanità si fanno eccome. Perché Conte difficilmente può esibire la propria verginità politica, dopo aver governato con Pd, Lega e Draghi. La stessa Meloni, nel rispondere sui tagli alla sanità, individua nel decreto legge 78/2009 sul tetto alla spesa sanitaria l’origine di ogni problema. Per inciso, quel decreto legge fu licenziato dal governo Berlusconi dove Giorgia Meloni era Ministro per la gioventù.

Come Partito Comunista Italiano abbiamo chiaro che il fronte parlamentare e i partiti istituzionali sono espressione diretta del liberismo e che potremmo tranquillamente raggrupparli in un unico soggetto politico, il Partito Unico Liberista. E il teatrino di litigi al quale assistiamo quotidianamente, sarebbe ridicolo se non ci fosse un paese, l’Italia, in piena crisi politica, sociale ed economica. Sono facce diverse della stessa medaglia. È ora di costruire l’alternativa politica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *