Lettera aperta ai partiti comunisti, alle organizzazioni comuniste del nostro Paese.

di Ufficio Stampa

Pubblichiamo la lettera con la quale la Segreteria Nazionale del PCI si rivolge alle comuniste e ai comunisti di questo paese.

Care compagne e cari compagni,

la fase che oggi ci troviamo a vivere, in Italia, è segnata da grandi, drammatiche e in buona parte inedite emergenze e difficoltà.

Ciò che si evidenzia, quale portato della crisi strutturale nella quale versa il  sistema capitalista, della sua gestione,  è un quadro sociale entro il quale vanno assumendo caratteri di disperazione le condizioni di milioni di persone.

I governi che si sono succeduti alla guida del Paese, sia di centrodestra che di centrosinistra, non hanno ostacolato l’onda liberista che ne è alla base, anzi, hanno assunto, assecondato la politica del FMI, della UE, della BCE, se ne sono fatti garanti.

Il Partito Democratico, specie in questa sua fase “renziana”, si è ormai trasformato nel partito stesso di riferimento dell’UE e della NATO in Italia,  si è  candidato al ruolo di perno politico centrale di un “ordine nuovo” e di lungo periodo per il nostro Paese: un ordine liberista e subordinato alle politiche atlantiste di riarmo e di guerra.

La profonda e negativa involuzione del PD attestano in modo netto ed inequivocabile che ogni progetto di ricostruzione di alleanze di centrosinistra, assieme al PD, è definitivamente tramontato e che le forze comuniste non possono più, e in nessun modo, concepire e praticare tali alleanze.

E’ la stessa rilevantissima questione sociale che detta alle forze comuniste e della sinistra anticapitalista la linea.

Ciò che occorre oggi è la ricostruzione di un’opposizione di classe e di massa, un nuovo e lungo ciclo di lotte che cambi i rapporti di forza sociali, che rimetta al centro le questioni della pace e del disarmo, le  questioni di un diverso modello di sviluppo, del lavoro e della democrazia, le questioni dell’autonomia del nostro Paese, sia dalla NATO che da questa Unione Europea.

Serve una opposizione di classe e di massa condotta in modo unitario dalle forze comuniste e dalla sinistra anticapitalista, attraverso la quale possa costruirsi la stessa unità dei comunisti e delle forze della sinistra.

E’ questo l’Appello che rivolgiamo, innanzitutto, ai comunisti e alle comuniste di questo Paese: abbiamo bisogno di unità, abbiamo bisogno, al più presto, di  confrontarci, ridurre le distanze, mettere a valore ciò che ci unisce ( ed  è molto!) evitando di enfatizzare ciò che ancora ci divide. Più che a noi stessi, lo dobbiamo alla “classe” che vorremmo rappresentare.

L’unità dei comunisti, ne siamo convinti, non è importante solo per i partiti comunisti.

Essa è importantissima anche per l’unità dell’intera sinistra anticapitalista, della stessa unità della sinistra di alternativa.

Lo stessa, prossima, tornata elettorale nazionale pone ai comunisti ed alla sinistra la questione del “che fare”.

Il PCI avanza una proposta: a partire dalle necessarie lotte sociali e politiche comuni i comunisti e le comuniste, i diversi partiti comunisti, le diverse organizzazioni comuniste, si uniscano, si propongano di dare vita ad un’alleanza elettorale, ad una lista comunista ed anticapitalista, ed a partire da ciò di relazionarsi con la sinistra di alternativa.

Roma, 20 Febbraio 2017

                                                                                                                        La Segreteria Nazionale del PCI

2 Comments

  1. Red News | Protestation

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