CAMPEGGIO FGCI: l’iniziativa internazionalista

di Dipartimento Esteri PCI

 

Un camping a due passi da una spiaggia meravigliosa. Tanti occhi giovani e curiosi, fissi sui relatori a seguire il dibattito sullo scenario internazionale.

La tre giorni organizzata dalla FGCI e dal PCI calabresi della sezione di Crotone si avvia alla conclusione con quest’ultima giornata di dibattito che verte appunto sulla analisi politica delle questioni internazionali. A relazionare Francesco Scuteri, segretario della sezione PCI di Crotone, Francesco Perri, Vicepresidente dell’ARCI di Crotone, Francesco Stilo, segretario regionale FGCI Calabria, Giusi Greta Di Cristina, responsabile nazionale rapporti con l’America Latina PCI, Lorenzo Fascì, segretario regionale PCI Calabria. Ospite della serata lo scrittore Roberto Vallepiano. Tante le zone del mondo sulle quali i relatori hanno posto il focus: Medioriente, Africa mediterranea, Europa, America Latina.

La recrudescenza del fenomeno fascista, gli attacchi virulenti dell’imperialismo a danno dei Paesi progressisti e socialisti del mondo, hanno rappresentato il leit motiv degli interventi. Dalla Siria alla Libia, dall’Ucraina al Venezuela, l’imperialismo sta tentando per tutte le vie, stravolgendo anche i mezzi democratici, di porre fine alle esperienze di autodeterminazione poste in essere dagli esperimenti maggiormente progressisti al mondo. L’analisi si è particolarmente soffermata sull’utilizzo criminale che i poteri oligarchici e finanziari mettono in atto attraverso i mezzi di comunicazione di massa, quasi sempre nelle loro mani, in misura del tutto totalizzante. Ci si è chiesti, al netto delle analisi, come una opposizione come la nostra possa offrire delle risposte alternative rispetto all’informazione mainstream imperante da nord a sud, dalle Americhe all’Europa in ogni mezzo di comunicazione.

È stato un puro caso, quello che ha voluto che la giornata conclusiva di questo splendido campeggio di formazione politica, facesse coincidere l’analisi delle questioni internazionali con la data dell’Assemblea Nazionale Costituente in Venezuela.

Gran parte del dibattito ha trovato nell’America Latina il suo focus. Lo scrittore Roberto Vallepiano prima e la compagna Giusi Greta Di Cristina poi, hanno largamente affrontato le tematiche inerenti alle rivoluzioni permanenti nel sub-continente americano. La Cuba raccontata dal compagno Vallepiano non è la meta esotica dei turisti e neppure quella meta utopistica degli idealisti nostrani: è piuttosto il sogno realizzato di un altro mondo possibile, è la certezza del socialismo in contrapposizione al capitalismo più sfrenato, é la dignità di un popolo revoluzionario, disposto a difendere la sua rivoluzione ad ogni costo. È il suggerimento al mondo di una vita in cui l’uomo al centro, e non il profitto. Attraverso il suo libro, Cuba. Geografia di un desiderio, Roberto Vallepiano ci racconta di un mondo meraviglioso eppure reale, da scoprire e intendere, non una rivoluzione che fu ma una rivoluzione che è. La compagna Giusi Greta Di Cristina, del Dipartimento Esteri, ha lungamente spiegato l’escalation virulenta degli ultimi mesi contro la Repubblica Bolivariana del Venezuela e la rivoluzione chavista, una escalation puntellata di ritorsioni, violenze, minacce, morte perpetrata dall’ultradestra venezuelana al soldo degli Stati Uniti e coperta, assecondata dall’Europa e dagli Stati liberisti del nostro continente. La compagna ha ricordato gli atti di vergognosa ingerenza, le richieste di intervento militare contro Maduro, le bugie promosse dai nostri media, dai quali è partita una guerra contro il legittimo governo venezuelano a suon di notizie distorte, false e menzogne un tanto al chilo per convincere l’opinione pubblica della necessità di un intervento militare, come in Siria, come in Libia.
Nella giornata del 30 luglio il popolo venezuelano ha superato ogni ostacolo creato dalle destre per boicottare l’affluenza alla votazione della Costituente e il risultato che si conoscerà la mattina seguente sarà straordinario: più di otto milioni di venezuelani hanno votato a favore della Costituente, di Maduro, del progetto bolivariano e chavista.

Il Partito Comunista Italiano e la FGCI hanno espresso un saluto di solidarietà internazionalista a questo grande Paese che sta riuscendo a difendere con orgoglio, coraggio e dignità i suoi diritti, la sua indipendenza, la sua storia, all’insegna della memoria di Hugo Chávez e dell’insegnamento di Cuba. Il popolo venezuelano ha vinto. In questa vittoria abbiamo vinto anche noi.

 

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