IL CAPO DELLA CIA E’ AL LAVORO PER CAMBIARE IL GOVERNO IN VENEZUELA

Presentiamo qui di seguito la traduzione di un recente significativo articolo del quotidiano Usa The Indipendent, in cui viene esplicitato senza alcun velo (o velina) il ruolo attivo degli Usa nella vita politica del Venezuela e negli attuali tentativi di destabilizzazione delle istituzioni democraticamente insediate. Non troviamo analisi altrettanto imparziali sulla stampa italiana, la quale  dovrebbe avere di che vergognarsi.  Ma si sa: spesso i servi sono più sgradevoli del padrone. (Traduz. Di Bruno Steri)

 

Da: The Indipendent US

IL CAPO DELLA CIA E’ AL LAVORO PER CAMBIARE IL GOVERNO IN VENEZUELA

Di Andrew Buncombe, 25 luglio 2017

Il capo della Cia ha dichiarato che l’agenzia è al lavoro per cambiare il governo eletto del Venezuela e che sta collaborando con due Paesi nella regione per attuare tale proposito. In una delle più chiare allusioni alle più recenti interferenze con la politica dell’America Latina, il direttore della Cia Mike Pompeo ha detto che egli “nutre buone speranze che vi possa essere una transizione in Venezuela “ e che “ noi della Cia stiamo facendo il meglio per seguire la dinamica di quel Paese”. Ed ha aggiunto: “Ero a Mexico City e a Bogotà una settimana prima dell’ultima messa a punto ufficiale intorno a questa delicata materia, cercando di far capire cosa questi Paesi potrebbero fare, così da ottenere il miglior risultato per la loro parte del mondo e per la nostra”.

Le affermazioni di Mr Pompeo, rilasciate durante un forum sulla sicurezza organizzato dal think-tank Aspen Institute, hanno determinato un’accesa protesta da parte dei sostenitori del governo venezuelano.  Il presidente Nicolas Maduro, eletto nel 2013, ha denunciato le dichiarazioni di Mr Pompeo e le implicazioni con i governi di Messico e Colombia. In un’intervista televisiva concessa a TeleSur,  Mr Maduro ha dichiarato: “Il direttore della Cia ha detto che ‘La Cia e il governo degli S.U. lavorano in diretta collaborazione col governo messicano e il governo colombiano per rovesciare il governo costituzionale del Venezuela’ e intervenire nel nostro amato Paese”.

(…..) Gli S.U. – dove oggi monta la polemica circa la denuncia di tentativi della Russia di interferire nelle elezioni presidenziali del 2016 – hanno invero una lunga storia di interferenze con governi democraticamente eletti in America Latina: dal Cile al Nicaragua, dall’Argentina ad Haiti. In Venezuela, essi hanno cercato di indebolire i governi  eletti di Mr Maduro e del suo predecessore Hugo Chavez, il quale fu per breve tempo messo fuori gioco dal colpo di stato del 2002. Una parte degli sforzi sono stati concentrati nel distribuire risorse ai gruppi di opposizione attraverso organizzazioni quale il National Endowment for Democracy ed altri nella forma della semplice propaganda.

A maggio 2016, nel corso di un briefing giornalistico, personalità statunitensi avevano detto che il Venezuela stava precipitando in una crisi sempre più profonda e che avrebbe potuto sfociare nella violenza. Dissero di dubitare che Mr Maduro potesse arrivare a completare il suo mandato fino alla fine del 2018. Mark Weisbrot, codirettore del Centre for Economic and Policy Research a Washington, ha affermato che nel corso dei trascorsi 15 anni la politica Usa ha operato per un cambio del governo a Caracas. Ha dichiarato a The Indipendent: “Per lungo tempo  gli S.U. hanno cercato di sbarazzarsi di questo governo ed oggi sentono di essere più vicini che mai a questo risultato”. (….)

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