IL NUOVO SATELLITE ITALIANO PER LA GUERRA

di Fosco Giannini, Segreteria Nazionale PCI – responsabile Dipartimento Esteri

E’ ormai una vera e propria tradizione della politica italiana: ad agosto – di fronte ad un’attenzione sociale e mediatica molto più addormentata – si fanno le scelte politiche più difficili; si deliberano gli attacchi antisociali e antidemocratici più duri; si progettano e si organizzano meglio i disegni militari più aggressivi.

Lo scorso 2 agosto, dalla Guyana francese, alle ore 03,58 locali ( come notificano le fonti militari italiane, orgogliose del misterioso orario e come ha annunciato la ministra della Difesa, Roberta Pinotti) è stato lanciato il satellite italiano OPTSAT-3000.

Che cos’è questo OPTSAT-3000? Qualcuno, nell’ambito del governo Gentiloni, ha provato ad affidragli una natura pacifica, da radar speciale volto a studiare i moti della terra, del cielo e del mare, al fine di anticipare terremoti e altri sommovimenti.

Forse un bel pezzo di un’altra verità potrebbe rivelarcelo una notizia, quella relativa all’evento celebrativo alla trasmissione del lancio del satellite. Quando s’è tenuto quest’evento celebrativo? Nella stessa giornata del lancio dell’OPTSAT-3000, nella stessa mattinata. Dove si è tenuto? Presso l’Aeroporto di Roma – Centocelle – nuova sede del Segretariato Generale/Direzione Nazionale degli Armamenti. Chi ha preso parte all’evento? Hanno preso parte: la stessa ministra della Difesa Pinotti, il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Gioacchino Alfano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, il Segretario Generale della Difesa/DNA, Generale di Squadra Aerea Carlo Magrassi, i vertici aziendali di Leonardo e Telespazio, rappresentanti dell’Agenzia Spaziale Italiana, nonché rappresentanti dei ministeri della Difesa del governo polacco e israeliano. Dagli stessi personaggi presenti all’evento si capisce senza ombra di dubbio che il lancio del satellite OPTSAT-3000 è stato di carattere eminentemente militare. E occorre notare la presenza, tra il gruppo di primissimo piano dell’apparato militare italiano e della direzione politica militare italiana ( generali e ministri), di rappresentanti della Difesa polacca e israeliana. Molto strano, no? Non molto, in verità, anche se molto pericoloso sì. Ma su ciò torneremo.

L’OPTSAT- 3000, dunque, è un ordigno eminentemente militare. A che cosa serve? E’un satellite e il suo compito è quello di spiare. Che cosa? Ufficialmente è top-secret, ma sappiamo che il suo occhio sofisticatissimo – che lancia lontanissimo lo sguardo e coglie dettagli anche di 38 centimetri in aeree geografiche lontane come quelle dell’Afghanistan – servirà soprattutto per controllare quelle aree  dove le  forze militari USA e NATO, comprese naturalmente le forze militari italiane, “operano”. Controllare i  movimenti dei “nemici” (spesso, cioè, dei popoli aggrediti) e la situazione militare generale sul campo. Un satellite al servizio delle guerre imperialiste, dunque.

Chi ha prodotto questo satellite? L’ha prodotto Israele e il governo italiano lo ha comprato dall’industria bellica israeliana tramite il governo di Tel Aviv (ecco perché c’erano i rappresentanti della Difesa israeliana assieme ai generali italiani, ad Alfano e alla Pinotti, alla trasmissione del lancio dell’OPTSAT-3000).

Quanto è costato al governo italiano questo satellite? 182 milioni di dollari, più i costi elevatissimi per la messa in orbita (la vita prevista del satellite è di 7 anni), più i costi dei due aerei G-550 Caew (comprati anch’essi da Israele) che “accompagno” OPTSAT-3000, per un totale di spesa italiana di circa 1 miliardo di dollari. Dobbiamo rifare la cantilena di quanti ospedali, scuole ecc…si potrebbero garantire con 1 miliardo di dollari? Disgraziatamente non ce n’è bisogno, poiché lo sappiamo già…

A chi “girerà” questo satellite le immagini raccolte nel mondo? Le “girerà” a tre centri in Italia: al Centro interforze di telerilevamento satellitare di Pratica di Mare (Roma), al Centro interforze di gestione e controllo Sicral di Vigna di Valle (Roma) e al Centro spaziale del Fucino di Telespazio (L’Aquila). Inoltre l’OPTSAT 3000 si collegherà ad un quarto centro:  la Mbt Space Division delle Israel Aerospace Industries a Tel Aviv. A conferma del nuovo e forte rapporto politico-militare tra il governo italiano sostenuto dal PD e il governo e l’esercito d’Israele. Un governo ed un esercito, quelli israeliani, sempre più volti ad un ruolo di gendarmi imperialisti in Medio Oriente e sempre più inclini ad una politica sanguinaria e feroce contro il popolo palestinese e contro i popoli e gli stati arabi progressisti.

A conferma di una linea militare e politica sempre più strategicamente unitaria e intrecciata tra governo italiano (PD) e governo israeliano, dobbiamo rilevare un fatto, di centrale importanza: il miliardo di dollari che il governo italiano ha speso per l’OPTSAT- 3000 è stato essenzialmente tratto dalla vendita ad Israele di 30 velivoli militari da addestramento M-346 che l’Italia ha venduto ad Israele: un vero e proprio patto del diavolo.

Ma dispone, l’esercito italiano, di altri sistemi satellitari per uso bellico? Si, ve ne sono altri: i 4 Cosmo Skimed, sofisticatissimi, costati ai lavoratori italiani 1.137 milioni di dollari; i Skimed-2, che entreranno in servizio nel 2018 e costeranno 700 milioni di dollari. Oltre ciò, l’Italia ha già acquistato una quota delle immagini che raccolgono i satelliti spia francesi Helios, per un costo annuale di circa 4 milioni e mezzo di euro.

Tra le operazioni più delicate già svolte dai 4 Cosmo Skimed vi è sicuramente quella di spionaggio della Corea del Nord. I Cosmo Skimed hanno spiato gli esperimenti nucleari nord coreani di Kim Jong-Un per poi, servizievolmente, girare tutte le immagini, gratuitamente, alla CIA e alla NATO. La Corea del Sud, vista la resa dei Cosmo Skimed italiani, ha acquistato un satellite di questo tipo, per spiare a sua volta, e autonomamente, la Corea del Nord.

Grave, gravissimo è ciò che accaduto, inoltre, tra governo italiano e governo polacco: la Polonia sta acquistando dall’Italia le foto che i Cosmo Skimed trasmettono dal confine russo. La finalità è chiara: il governo di destra polacco partecipa a quella costruzione di un fronte imperialista contro Putin che non esclude in nessun modo un attacco militare contro la Russia.

Dopo il ruolo centrale che il governo Gentiloni e il PD “renziano” hanno deciso di giocare a favore della costruzione dell’esercito europeo; dopo l’accettazione supina di un nuovo e pesantissimo contributo economico italiano a favore della NATO; dopo aver accettato i diktat di Trump volti ad una maggiore presenza militare italiana in Iraq, Libia, Siria e Afghanistan, la vicenda dell’OPTSTAT 3000 e del rafforzamento di tutto l’apparto spionistico satellitare italiano (con intrecci militari inquietanti quali il rapporto militare e politico strategico con Israele e con il governo di destra polacco) ci parla chiaramente di un pericolosissimo “giro di vite” militare del governo e dell’esercito italiano. Un “giro di vite” comandato direttamente da Renzi, da Gentiloni, dalla Pinotti, dall’Alta Rappresentante per gli Affari Internazionali dell’UE Federica Mogherini e dallo stesso PD in quanto tale.

Il PCI ha una chiara parola d’ordine: fuori l’Italia dalla NATO! Sarà una battaglia difficile, ma è la prima da fare.

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