Elezioni Regionali Sicilia. Appello alle compagne ed ai compagni siciliani

elezioni sicilia

di Ufficio Stampa. Pubblichiamo un appello diffuso da Compagni di varia collocazione rispetto alle elezioni in Sicilia

La Sicilia, negli ultimi decenni, ha visto susseguirsi giunte regionali di centro destra e centro sinistra che si sono caratterizzate per la continuità delle loro politiche, per la piatta esecuzione delle direttive europee e nazionali, nel garantire gli interessi della Confindustria siciliana e della borghesia, mafiosa e no, per l’alto livello di corruzione e per lo spostamento di ingenti risorse pubbliche a favore di pochi.
Tutte le giunte di governo hanno garantito gli interessi militari degli USA ( abbiamo tutti ben presente il teatrino della finta opposizione al MUOS recitato da Crocetta) e tutte hanno contribuito concretamente a trasformare l’Isola nella frontiera fortificata d’Europa.

Politiche securitarie, tagli alla spesa pubblica, privatizzazioni, visioni miopi della portata istituzionale di Costituzione e dello Statuto siciliano, hanno contribuito a rendere la Sicilia una grande base militare da cui viene mossa la guerra agli ultimi del mondo e hanno ridotto sempre più poveri le donne e gli uomini che la abitano privandoli di ogni strumento per decidere dei propri destini e dei propri territori.
La risposta della politica è sempre stata inadeguata: oggi vediamo da un lato il populismo e l’antipolitica del M5S sempre più in sintonia con il razzismo e fascismo delle destre da Salvini a Musumeci,

Dall’altro lato assistiamo, ad ogni tornata elettorale, ai tentativi di aggregazione della sinistra che non hanno portato ad ottenere rappresentanza istituzionale ma che, invece hanno generato una sempre crescente confusione, sfiducia, passività.

Si cerca una unità a sinistra che spesso è solo elettoralismo e che non corrisponde a contenuti, programmi e scelte politiche che sostanzino l’essere una vera forza di alternativa, quando, invece, è necessario affermare con chiarezza, e praticare nel sociale, che non può esistere nessuna uscita dalla crisi senza una radicale critica alla società esistente.

Questo è il limite grave dell’operazione lista “Cento Passi” che non abbiamo né sostenuto né condiviso.
Credere che ci si possa limitare ad una critica al Pd, ed al suo sistema di alleanze attuali a destra, vuol dire non aver capito che sono state, invece, proprio le politiche del centro sinistra, che, da parte di alcuni, si pretende di rilanciare, congiunte all’offensiva neoliberista, neocentralista e capitalistica, a determinare la profonda sconfitta delle classi popolari nella nostra Isola ed in tutto il Paese.

L’anticapitalismo e il socialismo sono l’attualità che può salvare la nostra realtà dalla sua devastazione sociale, economica e politica.

Ce ne sono le condizioni?
In questi anni abbiamo avuto una straordinaria mobilitazione popolare in difesa della Costituzione e per la sua piena attuazione, che ha permesso di respingere attraverso il voto referendario dello scorso dicembre, l’offensiva liberista, portata avanti, soprattutto, da Renzi, su mandato delle oligarchie internazionali sul terreno della forma costituzionale, fermo restando che l’offensiva politico sociale liberista procede su tutti i fronti. Si è sviluppata una critica di massa contro questa UNIONE EUROPEA, tutta incentrata su principi neoliberisti, soffocanti per le economie più deboli e sempre più a destra rispetto le politiche di accoglienza, così come un forte movimento contro la privatizzazione dell’acqua, per la rivendicazione del diritto all’abitare ed il pieno utilizzo di beni comuni inutilizzati (caserme, ospedali, scuole ecc.) e degli immobili confiscati alle Mafie, contro le grandi opere devastanti l’ambiente (No TAV, No TRIV..No TIP). Mobilitazioni a cui i governi e le istituzioni hanno risposto con la disinformazione, la violenza e le persecuzioni giudiziarie, verso attivisti e militanti ai quali esprimiamo la nostra piena solidarietà..sia nei riguardi dei militanti del movimento Mo MUOS sotto processo, ed sia dei compagni in carcere ad Amburgo.

Anche in Sicilia tante sono state le lotte sul territorio, tanti i presidi sociali che hanno difeso diritti, dignità e bisogni concreti di donne e uomini: la straordinaria lotta dei No Muos, quelle dei comitati contro le discariche, le mobilitazioni a fianco delle sorelle e dei fratelli migranti, contro la militarizzazione e le politiche securitarie, sono alcuni esempi .

Queste esperienze, però, spesso non sono riuscite a collegarsi, a parlarsi, a mettere insieme il patrimonio di analisi e pratiche, a darsi reciprocamente forza e rappresentanza sociale.
Proponiamo di lavorare a forme di “coalizione” regionale basata su campagne comuni e su obiettivi condivisi.

Uno strumento che, consentendo ad ogni soggetto politico e sociale, od ogni singola/o di continuare a lavorare ed agire secondo le proprie specificità, consenta di non disperdere le mobilitazioni, ma di unificare le lotte, uno strumento che sia all’altezza della radicalizzazione dello scontro politico-sociale che ci attende.

Per tutte queste ragioni lanciamo questo appello che vorremmo fosse sottoscritto, da quante e quanti più compagne e compagni possibile, perché serva come elemento di lancio ed adesione alla proposta di promuovere, entro il mese di Novembre prossimo, una Assemblea regionale, in cui si ragioni di questa ipotesi.

Firmatari:
Adamo Massimiliano, Attivista, Ragusa
Attardo Cristoforo, Responsabile regionale associazione Alternativa, Ragusa
Bauccio Roberto, segreteria regionale PCI
Bertuccelli Antonio (Segretario regionale PCI);
Balsamo Maurizio
Bonfiglio Santino, consigliere di quartiere PRC, Messina
Cangemi Luca, segreteria nazionale PCI
Candiloro Angelo, Coord Prov Democrazia Lavoro CGIL Palermo;
Cannizzaro Fabio, Risorgimento Socialista
Caruso Giovanni, Catania
Caspanella Sebastiano, Partito Comunista dei Lavoratori, Ragusa
Castiglione Sergio, Partito Comunista dei Lavoratori, “ il Sindacato è un’altra cosa” Cgil, Caltanissetta
Cavaleri Angelo, Isati Junco, Monreale.
Colajanni Cinzia. PCI Catania
Crivelli Barbara, Rete antirazzista, Democrazia e Lavoro CGIL Catania;
D’Angelo Leonardo, Istituto di Cultura Politica per la Questione Siciliana; D’Agostino Gaetano, Attivista di Sinistra, Giarre
Di Leo Giacomo, Comitato Centrale Partito Comunista dei Lavoratori, Messina
Fazio Carlo, segretario provinciale PCI, Palermo;
Fasciana Lillo,Coordinatore regionale Democrazia e Lavoro Flc CGIL, Caltanissetta
Fontanella Angelo, Attivista, Vittoria (RG)
Giordano Salvatore, Piazza Armerina;
Grassi Nando, ISATI JUNCO, Palermo;
Iovino Fulvia, Palermo;
La Spina Isidoro , Risorgimento Socialista, Sinistra Socialista Jonico/Etnea;
La Villa Pina (segreteria regionale PCI);
Lazzara Adriano Filippo, Verdi, Bolzano/Santa Caterina Villarmosa
Leotta Luisa, osservatrice, Giarre (CT)
Lombardo Vincenzo, PCI, Agrigento;
Lo Piccolo Calogero, Isati Junco, Palermo;
Majorana Elena, Sinistra anticapitalista, Catania;
Milazzo Pietro, collettivo.Isati Junco, Palermo e Democrazia e lavoro Sicilia;
Mililli Michele, Partito Comunista dei Lavoratori e “Il sindacato è un altra cosa ” CGIL, Ragusa;
Mizzi Roberto, Attivista, RSU Cgil Poste, Palazzolo Acreide (SR)
Monastero Michele, Partito Comunista dei Lavoratori, Marsala
Musumeci Carmelo, ergastolano, Perugia
Nobile Ester, Attivista, Ragusa
Pellicane Toni, Comitato di lotta per la casa 12 luglio, Palermo;
Piazza Gaetano, PCI, Caltanissetta
Picone Giacomo, collettivo Isati Junco, Palermo;
Pitarresi Giovanni, attivista sociale , Siracusa;
Poidimani Giorgia, Partito Comunista dei Lavoratori, Ragusa
Privitera Giuseppe PCI Federazione di Catania;
Randazzo Carlo, collettivo Isati Junco, Palermo;
Roberto Valentina, Fronte Popolare Autorganizzato SI Cobas, Messina
Sansone Marilena, Collettivo Isati JUNCO, Palermo;
Santarelli Antonella, attivista No War, Piazza Armerina;
Santiglia Vincenzo, USB, Attivista No Muos, Ragusa
Strano Ivan, Collettivo Isati Junco, Palermo
Turco Vittorio, democraz e lavoro cgil catania;
Ungheri Emanuele;
Varsalona Vita, San Giovanni Gemini – AG
Vasta Isidoro, Giarre, CT;
Vignanello Nicolò, PCI, Agrigento;

adesioni in continuo aggiornamento

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