Il disastro del crollo del ponte Morandi a Genova e la disgrazia delle tante vittime ci lascia sgomenti. Siamo vicini alla popolazione di Genova, alle vittime ed ai loro familiari; ci stringiamo a loro in un forte abbraccio.
La tragedia era purtroppo annunciata, già da anni la manutenzione al ponte presentava notevoli criticità purtroppo sempre sottovalutate e affrontate con la solita evidente superficialità. Le grandi opere infrastrutturali all’epoca erano assolutamente necessarie e rimangono molto importanti ma se non vengono poi effettuati, o se vengono ridotti al lumicino, gli interventi di manutenzione, il nostro diventa un Paese nel quale è sempre più pericoloso vivere.
Da troppi anni infatti gli investimenti a favore delle opere di messa in sicurezza e custodia dei sistemi stradali, ferroviario, idrici e urbani sono limitati, al punto che i soggetti competenti non hanno più risorse per effettuarle, con disastrosi risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Invece di pensare a nuove autostrade e ferrovie veloci sarebbe il caso di pensare alla dotazione di un utilizzo in sicurezza dei servizi pubblici già esistenti. È oggi più che mai necessario un indirizzo di risorse pubbliche a favore delle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture del Paese. Quando è in gioco la vita delle persone non si può pensare a tagli e austerità.
di Matteo Bellegoni, Segretario regionale del PCI in Liguria