di Roberto Bauccio, Segretario regionale PCI in Sicilia
Il Ministro degli Interni Salvini ha dichiarato, travestito da pompiere, che è ora di mettere da parte ogni forma di ambientalismo e quindi ogni forma di pensiero critico sull’esistente. La devastazione della Sicilia di questi ultimi giorni, piuttosto, chiama in questione, ancora una volta, il combinato disposto di anni di incuria, speculazioni edilizie di ogni tipo, inquinamento, abbandono dei delle campagne etc.
Insomma la solita visione del territorio considerato area di conquista da saccheggiare e poi abbandonare, nell’auspicio che un qualcuno, non ben definito, si occupi, un giorno del recupero dei guasti prodotti dall’uomo e dalle sue politiche scellerate Per i morti, prima di tutto, e poi per gli enormi danni ai raccolti, alle strutture produttive alle strade e alle case danneggiate è doveroso fornire una proposta politica che faccia perno su una idea nuova del Governo del territorio rispettosa dei vincoli e dei limiti ambientali, che sia in netta discontinuità con le politiche dei palazzinari ben rifocillati all’ombra dei governi di centro destra e di centro sinistra.