di Luca Cangemi, segreteria nazionale Pci e Resp. Scuola
Il PCI sostiene gli scioperi dei lavoratori e delle lavoratrici della scuola indetti il 10 e il 17 maggio.
Sono scioperi che hanno al loro centro i grandi problemi che travagliano la scuola italiana: la grande questione retributiva, il precariato, la mobilità, le forme di reclutamento.
E dentro e sopra ogni cosa l’opposizione al progetto leghista di autonomia differenziata, che vuole destrutturare definitivamente il sistema nazionale dell’istruzione.
Ci appare particolarmente grave la decisione di Cgil, Cisl, UIL, Snals e Gilda di revocare lo sciopero già indetto e accontentarsi della firma con il governo di un esile documento, privo di contenuti credibili, specialmente sulle risorse disponibili per retribuzioni e organici.
Sull’autonomia differenziata inoltre, le vaghe parole scritte nel documento non possono certo rassicurare mentre marcia un disegno che colpisce al cuore l’unitarietà dell’intero sistema della formazione e della ricerca.
Importanti sono le voci che all’interno della Cgil, di altre organizzazioni e nei luoghi di lavoro si sono espresse per la conferma delle scadenze di lotta.
Il nostro auspicio ed il nostro impegno è quello che, a partire dalle due giornate di lotta indette, si possa lavorare per unificare ed estendere il fronte politico, sindacale, associativo, culturale che si oppone all’autonomia differenziata e che si mobilita per la difesa della scuola pubblica e dei diritti di chi vi lavora.