di Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola e università del Partito Comunista Italiano
La pubblicazione, meritoria, da parte del sito Roars.it, della bozza di un decreto ministeriale applicativo della controriforma Gelmini del 2010, ha svelato l’ennesimo atto del governo teso a destrutturare quello che resta del sistema universitario del paese e a gerarchizzare gli Atenei – ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola e università del PCI.
Con impressionante consonanza con i meccanismi del progetto di autonomia differenziata delle regioni il decreto ministeriale prevede percorsi nettamente privilegiati per gli Atenei giudicati “virtuosi”. E questa volta non sarebbe solo una discriminazione di fatto (già ampiamente in atto per risorse e organici)) ma la differenziazione inciderebbe profondamente sullo stesso status giuridico delle singole università, in particolare sul grado di autonomia di cui possono godere.
Quanto ai criteri di giudizio proposti, essi assomigliano ad una condanna definitiva per gli Atenei delle aree più deboli, a partire dal Mezzogiorno.
Siamo fuori dalla Costituzione della Repubblica che prevede uguale autonomia per tutte le Università e prevede che sia la legge, non un Decreto Ministeriale né un accordo di programma, a stabilirne i limiti.
Siamo invece pienamente dentro una visione asfittica e miope che preclude ogni sviluppo del sistema universitario nazionale e produce danni incalcolabili alla società italiana.
Notiamo che le organizzazioni sindacali dei lavoratori della conoscenza che hanno, solo pochi giorni fa, revocato uno sciopero, sulla base di beffardi impegni del governo a salvaguardare l’unità del sistema nazionale d’istruzione e ricerca, hanno la possibilità di verificare quali siano i reali intendimenti di chi occupa il MIUR.
Il tempo della mobilitazione contro la linea leghista di privilegio, discriminazione e rottura dell’unità culturale del paese è possibile e necessario è adesso- ha concluso Cangemi.