Il Partito Comunista Italiano, Fronte Popolare e La Città Futura si sono incontrati a Bologna per un terzo appuntamento del comune percorso unitario.
L’impegno per un processo aperto e inclusivo di costruzione dal basso dell’opposizione politica e sociale al governo Conte e all’Unione Europea, al centro degli incontri precedenti, ci ha permesso di assumere l’indispensabile profilo propositivo nell’affrontare gli appuntamenti di lotta dell’autunno e ha aperto uno spazio concreto alla riflessione sulla costruzione teorica e pratica dell’unità comunista entro un fronte della sinistra di classe.
A partire dalla mobilitazione sui territori riteniamo possibile dar vita all’ampia unità d’azione e al coordinamento di forze indispensabile per far crescere un’alternativa politica alla falsa dicotomia tra europeisti e sovranisti che riflette unicamente le contraddizioni interne alle classi dominanti e condanna le lavoratrici e i lavoratori alla sconfitta.
Nell’assumerci la responsabilità di contribuire a dare una risposta all’urgenza non rinviabile dell’unità, confermiamo la grande rilevanza dello sciopero generale del 25 ottobre, cui parteciperemo insieme.
Nell’immediato futuro, ci impegniamo a formulare e costruire nuove forme concrete di unità, anche di tipo federativo, attorno ad un programma minimo e nello spirito della massima apertura e inclusione.
Promuoviamo altresì una settimana di mobilitazione contro il governo, da tenersi tra il 12 e il 19 novembre, che ponga al centro i bisogni sociali e denunci per quella via la natura antipopolare delle politiche del governo Conte in obbedienza ai diktat europei.
Infine convintamente rilanciamo il nostro invito a tutte le forze comuniste e della sinistra di classe in Italia ad animare un tavolo di coordinamento finalizzato alla costruzione, dai territori fino al livello nazionale e in tempi politici utili (ad esempio in relazione alla presentazione della legge di bilancio), di una mobilitazione a sostegno della necessaria alternativa politica e sociale.