Cangemi (PCI): No a Invalsi e Alternanza per accedere alla Maturità.

Dichiarazione di Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del Partito Comunista Italiano

È gravissima la circolare del ministero dell’istruzione che prevede l’obbligo dell’alternanza scuola-lavoro (sia pur mascherata con nuovo nome) e dei test Invalsi per l’ammissione agli esami di maturità – ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del PCI.

Si tratta di scelte che derivano direttamente dalla famigerata legge della “Buona scuola” e dai suoi decreti attuativi (in particolare il decreto legislativo 62/2017) prodotti dai governi Renzi e Gentiloni, incuranti di una fortissima opposizione del mondo della scuola. Nonostante le promesse, quindi, non solo queste norme non sono state abrogate ma si dà corso alla loro applicazione integrale, superando anche la sospensione dello scorso anno.

Alternanza ed Invalsi rappresentano, anche simbolicamente, due architravi della controriforma della scuola, fondata sull’aziendalizzazione dell’istruzione, sull’umiliazione della funzione docente e della soggettività studentesca. Renderli obbligatori per accedere agli esami di stato è quindi un segnale politico, pesantissimo, di carattere generale. Senza contare le gravi interferenza sull’attività didattica e sull’organizzazione della vita scolastica che produrranno queste disposizioni, già dai prossimi giorni.

Facciamo appello ad una immediata mobilitazione di studenti e docenti per il ritiro di questa circolare e per porre all’ordine dei giorni l’abolizione della legge 107 e dei decreti legislativi ad essa collegati, premessa necessaria per aprire una fase nuova nella scuola italiana- ha concluso Cangemi.

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