di Luca Cangemi, Responsabile Nazionale Scuola del PCI
Il mondo della scuola è parte fondamentale e molto combattiva del grande movimento di lotta che si è sviluppato in Francia. Una lotta straordinaria sviluppatasi non solo per bloccare la controriforma pensionistica ma per difendere più complessivamente un’idea di società nata dalla Resistenza. Gli insegnanti in particolare hanno in qualche modo anticipato il movimento ed ormai sono in stato di mobilitazione da più di un anno – ha dichiarato Luca Cangemi, Responsabile Scuola del PCI.
Una mobilitazione radicale e intelligente che si articola in ogni città e istituto. E che si deve scontrare con una crescente repressione, non solo quella poliziesca nelle manifestazioni ma anche quella degli apparati burocratici che stanno “cucinando” denunce, sanzioni amministrative, provvedimenti disciplinari, con la esplicita regia del Ministro dell’Istruzione.
Dopo un’azione al liceo di Montbrison il 20 gennaio, 13 insegnanti del liceo hanno ricevuto una lettera del rettore che annuncia sanzioni. Il rettore di Tolosa minaccia di agire penalmente. A Clermont Ferrand il 18 gennaio i test di valutazione intermedia sono stati annullati dopo l’irruzione di 200 manifestanti nel liceo e cinque responsabili sindacali, tra cui il segretario della CGT Formazione sono stati convocati al commissariato con la minaccia di sanzioni amministrative.
È giunto il momento di far conoscere nelle scuole italiane questa grande realtà di lotta e di far sentire la nostra vicinanza agli insegnanti e a tutti e tutte i lavoratori e le lavoratrici francesi. Una vicinanza nutrita dalla convinzione che gli obiettivi e i nemici della lotta in Francia sono i nostri obiettivi e i nostri nemici. E che da quella lotta dipende parte del nostro futuro. Il dipartimento istruzione del PCI lancia una campagna di solidarietà nelle scuole italiane e invita le forze politiche e sindacali più combattive e il mondo associativo a costruire momenti unitari di sostegno alla lotta in Francia – ha concluso Cangemi.