di PCI Liguria
Il crollo del ponte che collega Albiano Magra e Bassa Val di Vara con Santo Stefano di Magra ed Aulla, agli onori delle cronache e delle polemiche degli ultimi mesi a fronte di crepe più volte segnalate dagli automobilisti per cui era intervenuta Anas non più tardi di qualche mese fa rilasciando poi parere positivo circa la sua funzionalità, era purtroppo annunciato.
Già da anni la manutenzione al ponte presentava notevoli criticità sempre, purtroppo, sottovalutate e affrontate con la solita evidente superficialità; è solo per la limitazione alla circolazione dovuta al terribile periodo che stiamo affrontando in riferimento all’emergenza legata al Covid-19 che non siamo qui a piangere delle vittime.
Vengano accertati al più presto i responsabili di questo scempio nella speranza la giustizia faccia il suo corso!
Il ponte, inaugurato nel 1908, rientrava tra le grandi opere che all’epoca erano assolutamente necessarie ed erano rimaste molto importanti, fondamentali per il territorio ma se, negli anni, non vengono poi effettuati, o vengono ridotti al lumicino, gli interventi di manutenzione, il nostro finisce per diventare un Paese nel quale è sempre più pericoloso vivere.
Da troppi anni infatti gli investimenti a favore delle opere di messa in sicurezza e custodia dei sistemi stradali, ferroviari, idrici e urbani sono limitati, al punto che i soggetti competenti non hanno più risorse per effettuarle con disastrosi risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Invece di pensare a nuove autostrade e ferrovie veloci sarebbe il caso di pensare alla dotazione di un utilizzo in sicurezza dei servizi pubblici già esistenti. Il declino italiano passa e si misura anche e soprattutto in questo.
È oggi più che mai necessario un indirizzo di risorse pubbliche a favore delle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture del Paese.
Quando è in gioco la vita delle persone non si può pensare a tagli e austerità.