di Francesco Valerio della Croce, segreteria nazionale Pci e responsabile Esteri
Il Partito Comunista Italiano condanna la recente decisione presa dai Paesi membri della Nato (Italia compresa) di dare il via ad una nuova fase di manovre militari in Europa, attraverso corridoi preferenziali per voli militari nello spazio aereo europeo (in funzione chiaramente ostile alla Federazione Russa). Allo stesso modo, il Pci condanna l’operazione Nato “Resilienza”, con cui due navi militari vengono inviate da Francia e Gran Bretagna nei pressi delle cose venezuelane in acque caraibiche assieme ad un’intera flotta da guerra inviata dagli Stati Uniti di Trump. Si tratta di un atto gravissimo, che ancora una volta rivela il costante interesse dell’imperialismo euroatlantico per la destabilizzazione del governo venezuelano del presidente Maduro. Tale sconsiderata iniziativa arriva poi nel pieno dell’emergenza mondiale, in un contesto in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità , in tempi recentissimi, non ha mancato di sottolineare l’adeguatezza e il giudizio pienamente positivo nei confronti della sanità venezuelana a garanzia del diritto alla salute del popolo del Venezuela e non solo.
Questa ulteriore mossa dell’imperialismo non solo si inserisce nella strategia di lungo corso per sovvertire la democrazia e il potere popolare in Venezuela, ma oggi palesa la scale di priorità della NATO e del militarismo nel contesto attuale, chiarificando cosa significhi per l’alleanza atlantica “combattere il coronavirus”: tutelare e perseguire i voleri dell’imperialismo a spese della sovranità e dei diritti fondamentali dei popoli.
Noi continuiamo a denunciare questa vera e propria escalation contro il governo ed il popolo venezuelano, condanniamo il benestare dell’Italia a queste iniziative di guerra inaudite, proprio in momento in cui il nostro popolo e il nostro Paese si rendono sempre più consapevoli della necessità di relazioni internazionali fondate sulla cooperazione e sul rispetto dei popoli. Valori, questi, che proprio nelle ultime settimane ci sono stati dimostrati, primi tra tutti, proprio dai Paesi verso cui si indirizzano da sempre le mire dell’imperialismo.