PIATTAFORMA 30 LUGLIO

PARTITO COMUNISTA ITALIANO
E FRONTE POPOLARE UNITI!

È trascorso un anno dal primo incontro bilaterale tra il Partito Comunista Italiano e Fronte Popolare. Un anno vissuto fianco a fianco, sviluppando sinergie e forme nuove di collaborazione in tutti gli ambiti della nostra azione politica. Un anno messo di comune accordo al servizio dell’unità comunista nel contesto più ampio dell’unità d’azione delle sinistre di classe.

Nel corso di questi dodici mesi abbiamo maturato un complesso di esperienze comuni di grande rilevanza, raggiunto risultati importanti, indicato una direzione che rompe con ogni forma di autoreferenzialità,
settarismo e pretesa di primogenitura. Una direzione che abbiamo imboccato con convinzione, che condividiamo e sempre più intendiamo condividere con tante compagne e tanti compagni, ovunque collocati.

Tirate le somme di questa esperienza, riteniamo di avere ora sviluppato le condizioni per un deciso passo in avanti. Stipuliamo dunque il presente patto d’azione comune forti della strada fatta insieme e con l’entusiasmo che segna l’inizio di una fase nuova d’impegno al servizio degli ideali che ci uniscono e del perseguimento dei comuni obiettivi.

  1. ORIZZONTE POLITICO, CULTURALE E STRATEGICO
    Il Partito Comunista Italiano e Fronte Popolare sono accomunati da una forte prossimità di cultura politica.
    Entrambe le nostre organizzazioni affondano le loro radici nell’esperienza storica del movimento operaio internazionale e italiano, nella storia e nell’esperienza comunista italiana, nei valori della Resistenza antifascista e della Costituzione repubblicana. Insieme siamo determinati a ricercare le vie per dare nuovo slancio alla lotta per il socialismo, a esplorare con risolutezza e ispirazione autenticamente dialettica le questioni nuove del nostro tempo, a declinare in tutti gli ambiti della lotta per la giustizia sociale e di
    genere, antifascista e antirazzista il tema gramsciano della rivoluzione in occidente, valorizzando le forme tradizionali dell’agire politico e sperimentandone di nuove.
    Ci impegniamo dunque sul terreno di una comune ricerca teorica e culturale, mettendoci reciprocamente a disposizione, come patrimonio condiviso, strumenti di comunicazione, pubblicazioni, competenze, relazioni ed esperienze. Di comune accordo, mettiamo a disposizione di tutte le compagne e i compagni, ovunque collocati, gli spazi di confronto e ricerca politica che abbiamo costruito negli anni e quelli che insieme saremo in grado di costruire in avvenire, per infondere sempre nuovo dinamismo alla nostra spinta a comprendere il mondo per trasformarlo.
  2. INTERNAZIONALISMO
    Tanto il Partito Comunista Italiano quanto Fronte Popolare sono inseriti in una fitta rete di relazioni internazionali, secondo canali in parte coincidenti e in parte paralleli. Nella prospettiva dell’impegno
    comune per alimentare lo slancio della lotta per la trasformazione sociale nella nostra epoca, segnata dalla globalizzazione capitalistica, da un’interconnessione e una mobilità umana senza precedenti nella Storia, dall’aggressività di vecchi imperialismi e dall’emergere di nuove minacce per la pace e la libertà dei popoli, concordiamo di stabilire un coordinamento permanente tra le nostre attività in ambito internazionale.
    Tale coordinamento permanente dovrà servire a rafforzare la nostra iniziativa nei rispettivi ambiti internazionali, a esplorare e conoscere insieme la realtà del movimento comunista e della sinistra di classe
    e socialista in Europa e nel mondo, in modo da collocare le comuniste e i comunisti italiani all’avanguardia nel determinare spazi di unità d’azione, interscambi politici e culturali, relazioni bilaterali e multilaterali che stimolino la lotta anticapitalista nel nostro tempo.
    A questo scopo e sulla base del confronto continuo che sapremo coordinare e animare tra i nostri gruppi di lavoro nell’ambito internazionale, ci riconosciamo vicendevolmente piena legittimità e rappresentatività nei rispettivi ambiti bilaterali e multilaterali di lavoro, rispetto ai quali daremo vita a un sistematico scambio d’informazioni. Insieme opereremo per diffondere tra le classi popolari del nostro paese la conoscenza e la piena valorizzazione delle esperienze di costruzione del socialismo attualmente in corso, delle lotte rivoluzionarie che si sviluppano in ogni continente, delle lotte sociali che prendono corpo ovunque e in particolar modo nei paesi imperialisti dell’area atlantica, del novero dei quali fa parte anche l’Italia. Insieme rinnoviamo il nostro impegno nella lotta per l’uscita unilaterale dell’Italia dalla NATO – un’alleanza militare pericolosa per la pace e che riteniamo debba essere sciolta -, per la chiusura di tutte le basi di guerra presenti sul territorio nazionale e per mettere fine alla partecipazione delle truppe italiane alle missioni in ambito internazionale che ledono la libertà e l’autodeterminazione dei popoli. L’ambito di lavoro internazionale che coordineremo verrà organizzato sulla base dell’individuazione, di comune accordo, di obiettivi di lavoro condivisi, fondati sul principio generale del perseguimento dell’unità comunista nell’ambito ampio dell’unità d’azione della sinistra di classe.
  1. EUROPA
    Il Partito Comunista Italiano e Fronte Popolare condividono il giudizio circa l’irriformabilità di questa Unione Europea: l’UE di Maastricht e di Lisbona, che produce al suo interno sempre nuovi fronti d’attacco contro il mondo del lavoro, praticando politiche che aggrediscono gli spazi residui del controllo democratico sull’economia e della sovranità popolare. A livello europeo si sviluppano margini inediti per l’appropriazione privata della ricchezza prodotta socialmente.
    Insieme siamo impegnati nella battaglia contro questa Unione Europea, contro il suo sforzo di generalizzare su scala planetaria il suo paradigma ordoliberista attraverso l’abile sfruttamento dello strumento dei trattati di libero commercio, contro la sua pulsione antidemocratica e tecnocratica. Riteniamo che l’unica via per sconfiggere questo disegno ultraimperialista sia quella di mettere in discussione l’appartenenza ad esso dell’Italia e di ciascun paese membro dell’UE, prefigurando a livello di regione geografica una
    confederazione di stati sovrani. Siamo consapevoli del fatto che imboccare questa via comporterebbe una ristrutturazione profonda dell’economia nazionale, tesa alla salvaguardia del benessere e degli interessi delle classi popolari italiane e degli altri paesi d’Europa, e per questo siamo impegnati insieme in una riflessione profonda sui fondamenti e le direttrici di questa riconversione economica, sulle sue conseguenze nella relazioni tra i popoli, ma anche tra gli Stati del nostro continente e non solo, e soprattutto sul legame che intercorre tra questo passaggio e quello della costruzione di una società socialista.
    Al contempo, non intendiamo in nessun modo rinunciare a dare battaglia in difesa degli interessi delle classi lavoratrici nel contesto delle relazioni strutturali e sovrastrutturali che caratterizzano questa UE. Preso atto di come il mercato comune dei capitali, del lavoro e delle merci incida in modo distruttivo sul tessuto sociale italiano, contribuendo ad aumentare il divario tra nord e sud, a impoverire umanamente e produttivamente i nostri territori o a vincolarli  alle catene europee del valore, siamo impegnati insieme nella ricerca delle alleanze e delle sinergie necessarie a contrastare i disegni del grande capitale su scala continentale, valorizzando in particolare le relazioni internazionaliste con le organizzazioni comuniste del resto d’Europa, ricercando l’unità d’azione con tutte le forze della sinistra di classe, nello spirito che ha dato origine al gruppo del GUE in seno al Parlamento europeo.
    Anche in questa dimensione ci riconosciamo vicendevolmente piena legittimità e rappresentatività nei rispettivi ambiti bilaterali e multilaterali di lavoro e ci impegniamo a coordinarci sulla base
    dell’individuazione di direttrici di lavoro comuni, nella prospettiva di una comunicazione continua, dialettica e puntuale e del pieno sviluppo delle possibili sinergie.
  2. AMBIENTE
    Il Partito Comunista Italiano e Fronte Popolare considerano la lotta contro la distruzione dell’ambiente operata dal capitalismo come una parte vitale e imprescindibile della lotta di classe. 
    Per questo motivo coordineremo il lavoro teorico e pratico per contribuire a rendere sempre più incisivo, nel nostro paese, in Europa e internazionalmente, un ambientalismo di classe e compiutamente
    anticapitalista. A questo fine interloquiremo insieme e in modo coordinato, con spirito unitario, con ogni movimento e proposta che nasca in ambito ambientalista ed ecosocialista, promuovendo il punto di vista autonomo delle comuniste e dei comunisti.
  1. LAVORO E SINDACATO
    Il Partito Comunista Italiano e Fronte Popolare condividono l’assoluta priorità attribuita alla necessità di contribuire all’allargamento della base organizzata sindacalmente tra le lavoratrici e i lavoratori. Si tratta di un passaggio indispensabile per restituire soggettività autonoma al mondo del lavoro, coltivare una cultura del conflitto e aprire a nuove forme di partecipazione e consiliarismo che traggano spunto dalle condizioni materiali delle classi lavoratrici. Consapevoli dell’estrema frammentarietà del movimento sindacale, non individuando una specifica organizzazione sindacale di riferimento, ci impegneremo insieme per dar luogo a relazioni vitali, dialettiche e rispettose della reciproca indipendenza tra sinistra politica e movimento sindacale, coordinandoci per assicurare il nostro sostegno al conflitto sociale e sindacale, al quale è necessario aprire sbocchi di proposta politica concreti e convincenti. A questo scopo ci mettiamo
    reciprocamente a disposizione il lavoro fin qui svolto e i risultati ottenuti. Intendiamo lavorare insieme per l’unità e l’azione coordinata di tutte le lavoratrici e i lavoratori in lotta su opzioni di classe, ovunque essi siano collocati sindacalmente e politicamente.
  2. FEMMINISMO
    Il Partito Comunista Italiano e Fronte Popolare sono organizzazioni impegnate contro ogni forma di patriarcato, machismo e sessismo tanto nella società quanto al proprio interno. Il nostro è un femminismo intersezionale e dunque di classe, che concepisce  la lotta per la liberazione della donna come fondamento irrinunciabile per qualunque forma di emancipazione umana. Siamo fermamente convinti che non possa esservi una prospettiva socialista senza la liberazione della donna. Su questo terreno opereremo insieme,
    lavorando per la piena espressione della soggettività femminista e per un dialogo serrato con i movimenti, che ne valorizzi pienamente e ne moltiplichi la forza trasformatrice dell’esistente.
  3. ANTIRAZZISMO, LOTTA CONTRO LA XENOFOBIA E RELAZIONE CON LE COMUNITÀ MIGRANTI
    La costruzione di un senso comune xenofobo è uno dei vettori fondamentali di fascistizzazione della nostra società. Essa ha permesso il rifiorire di vecchie forme di razzismo nella società italiana e il germogliare di nuove. Si tratta di un terreno vitale di esercizio della lotta di classe. Il Partito Comunista Italiano e Fronte Popolare intendono lavorare insieme per contribuire a costruire le fondamenta di un contrattacco su questo terreno, coordinando e favorendo a questo fine l’intersezione del lavoro che comunemente intendiamo sviluppare sul piano internazionale, sindacale e femminista. Il nostro obiettivo comune è quello di valorizzare pienamente le soggettività migranti, sostenerne l’organizzazione e promuoverne l’autorganizzazione, che intendiamo supportare politicamente e logisticamente, mettendo in comune e a disposizione delle soggettività comuniste, socialiste o autenticamente progressiste attive nelle comunità migranti presenti in Italia tutti gli strumenti necessari a tal fine.
  4. AFFERMAZIONE DEI DIRITTI, SVILUPPO DEI SERVIZI PUBBLICI E PRINCIPIO DELLA NAZIONALIZZAZIONE E
    DELL’ESPROPRIO.

    Il Partito Comunista Italiano e Fronte Popolare considerano la difesa dei diritti e dei servizi pubblici come un terreno vitale di azione politica e di organizzazione popolare. Sanità, scuola, università, energia, trasporti e tanti altri settori strategici vanno sottratti al controllo privato per garantire la tutela dell’ambiente, la qualità della vita e una risposta integrale ai bisogni della popolazione, uno sviluppo economico equilibrato e sostenibile.
    Questo terreno è per noi la prima linea di attacco per invertire la tendenza alla privatizzazione e alla concentrazioni in poche mani di ambiti fondamentali del vivere sociale. Tuttavia il nostro progetto di
    società va oltre e abbraccia anche  la dimensione dell’esproprio dei settori economici fondamentali, la loro statalizzazione o il loro affidamento a comunità di lavoratrici e lavoratori o di utenti, come base per la costruzione di una società nuova.
    Questi principi, iscritti nell’articolato della Costituzione repubblicana, rappresentano per noi una manifestazione necessaria e possibile della sovranità popolare. Allo stesso modo, è per noi esercizio di sovranità popolare la creazione e la partecipazione a fronti unitari ampi per la difesa dei diritti e dei servizi pubblici, che concepiamo come ambiti di costruzione di partecipazione diretta e, in prospettiva, di potere popolare. Su questo terreno, il primo anno di azione comune ci ha permesso di partecipare insieme a primi successi su questa direttrice e intendiamo continuare su questa via, coordinando strettamente il nostro lavoro.
  1. AMBITO ELETTORALE
    L’ambito elettorale è per noi complementare rispetto alle direttrici fondamentali del nostro lavoro politico.
    Lo consideriamo tuttavia rilevante tanto per dar voce alle istanze di trasformazione della società di cui ci facciamo portatori, quanto della difesa dell’eredità delle lotte democratiche condotte dal movimento
    operaio sin dalla sua nascita e che, per quanto riguarda l’Italia, hanno avuto il loro spartiacque nella Resistenza e nella Costituzione repubblicana.
    Concretamente, per quanto riguarda le consultazioni a carattere nazionale, Fronte Popolare s’impegna a sostenere le scelte compiute dal Partito Comunista Italiano, il quale a sua volta s’impegna a rappresentare adeguatamente  le istanze e le posizioni di Fronte Popolare e a garantirne l’espressione nel corso delle campagne elettorali.
    A livello locale, ci impegniamo a sostenere le rispettive scelte laddove sia presente solo una delle due organizzazioni e, laddove sono presenti entrambe, a lavorare insieme per costruire soluzioni che
    garantiscano la piena valorizzazione della presenza e dell’azione delle comuniste e dei comunisti. Per quanto riguarda le consultazioni referendarie, ci impegniamo a confrontarci per sviluppare, ove possibile, una posizione condivisa che permetta di dar vita a campagne referendarie comuni.

Per il Partito Comunista Italiano
Mauro Alboresi
Segretario Nazionale

Per Fronte Popolare
Alessio Arena
Segretario Centrale

Bologna, 30 luglio 2020

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