MA NON ERA IL PIU’ BEL GIOCO DEL MONDO? ORMAI NO, E’ IL CAPITALISMO BELLEZZA!

di Ugo Moro (tifoso juventino) e Bruno Steri (tifoso romanista)

C’è da stupirsi se, in un mondo del calcio in piena crisi pandemica ed economica, a qualcuno sia venuto in mente (e non da ieri) di rompere gli indugi nonché la solidarietà sportiva e creare una SuperLega, un campionato per pochi club blasonati (e ricchi), finanziato a suon di milioni di dollari da J.P.Morgan?

A nostro parere non c’è da stupirsi, così come non dovrebbe stupire che tale idea sia fragorosamente naufragata in un generale disprezzo, manifestato dalla quasi totalità degli addetti ai lavori (allenatori, giocatori, giornalisti sportivi ecc) oltre che dagli stessi fruitori dello spettacolo (i tifosi), fino a coinvolgere persino i vertici politici dell’intera Europa. Troppo stridente il contrasto tra il recinto d’oro eretto a salvaguardia di pochi autonominati per censo, che si esibiscono in vista di (tanto) denaro e senza rischi sportivi, e la sana, leale competizione calcistica, dove chi vince vince per meriti sportivi e chi perde perde per demeriti sportivi.

Piuttosto, stupefacente è il fatto che non si sottolinei come una tale accelerazione sia stata preparata da un andazzo pluriennale, puntualmente tollerato se non alimentato, che all’insegna di stipendi milionari e sulla base del motto “Il calcio è un’azienda”, aveva già trascinato il “gioco più bello del mondo” nel gorgo di debiti stratosferici e di un costume sempre più in rotta di collisione con quella che doveva essere una genuina passione. Si tratta di una storia esemplare, poiché il gioco del calcio muove enormi interessi economici e sentimenti profondi, simbolicamente carichi.

Ma anche il calcio appartiene a questo mondo: e, come diciamo noi comunisti, “è il capitalismo bellezza!”, o meglio la devastazione del capitalismo.

One Comment

  1. daniele baccarini

    Compagno Ugo, denuncerei i compagni tifosi juventini per deviazionismo borghese.
    Io sono sempre per gli ultimi che si battono e conquistano i loro diritti.
    Sono tifoso della Reggiana e simpatizzante del Sassuolo.
    Del resto le radici non si dimenticano.
    Un abbraccio caro Ugo.

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