08-01-2022 – La scuola italiana vive un’altra stagione drammatica. L’ondata di contagi sta mettendo definitivamente a nudo il carattere propagandistico e cialtronesco delle parole del ministro dell’Istruzione Bianchi, che non è in grado di garantire né la sicurezza di chi lavora e studia nelle scuole italiane, né il diritto allo studio. Inoltre, indicazioni contrastanti, protocolli inapplicabili, un costante gioco a scaricabarile delle responsabilità stanno gettando in queste ore l’intero sistema scolastico in un autentico caos, dalle conseguenze imprevedibili. -Ha dichiarato Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del PCI.
Vengono al pettine nodi che sono noti sin dalla primavera del 2020: tracciamento, spazi, dispositivi di protezione, trasporti, organici. Tutti capitoli che richiedevano un investimento e un’attenzione che invece non ci sono stati. Da parte del governo nazionale innanzitutto ma anche da parte di governatori regionali sempre pronti alla propaganda strumentale, sempre assenti al momento delle scelte. Bianchi ha raccontato una realtà inesistente mentre incredibilmente non si curava dei tracciamenti, non offriva dati attendibili, non interveniva sugli organici stabili e neanche prorogava fino a giugno l’organico covid. I problemi sono stati risolti, sin dall’inizio dell’anno scolastico, con una burocrazia ridicola e flessibile (distanziamento ma solo se possibile…). E questa farsa- che può diventare tragica-continua anche in queste ore, rispetto alla presenza delle classi, alla cosiddetta auto sorveglianza, a responsabilità assurdamente scaricate sulle scuole.
Questo ministro ha dimostrato di non farsi carico della salute dei docenti, del personale ATA, degli studenti, non si è fatto carico del diritto allo studio così colpito in questi anni, ha privilegiato -strumentalizzando la pandemia anziché fronteggiarla -le esigenze propagandistiche del governo e la sua agenda di aziendalizzazione della scuola. Adesso basta. Le dimissioni di Patrizio Bianchi sono necessarie e urgenti. -ha concluso Cangemi.