Dispositivo finale della Direzione Nazionale dell’8 luglio 2022

PARTITO COMUNISTA ITALIANO

Dispositivo finale, votato all’unanimità,  della Direzione Nazionale dell’ 8 Luglio 2022

La Direzione Nazionale del Partito Comunista Italiano, riunitasi in data 8 Luglio 2022, ribadisce, in coerenza con i recenti deliberati congressuali, la necessità di ricercare  la massima unità possibile tra tutte le soggettività che contrapponendosi alle politiche liberiste  portate avanti dal governo Draghi, dalle forze che lo sostengono, propugnano un’alternativa radicale volta a rispondere ai bisogni delle masse popolari, del mondo del lavoro, che a fronte di tali politiche hanno visto regredire progressivamente la propria condizione e più in generale quella del Paese, sempre più immerso in una drammatica crisi sociale. 

In relazione a ciò la Direzione Nazionale sottolinea la necessità di promuovere forme di coordinamento dell’unità d’azione, di  operare in un’ottica frontista rispettosa dell’autonomia politica ed  organizzativa delle diverse soggettività politiche, sindacali, sociali interessate.

In coerenza con le scelte congressuali operate, la Direzione Nazionale conferma l’indisponibilità del Partito ad essere parte di nuove indistinte soggettività della sinistra, tanto meno se vissute in chiave meramente elettorale.

La Direzione Nazionale del PCI,  ribadisce la piena disponibilità dello stesso, come peraltro dimostrato nel caso delle ultime elezioni amministrative, a dare vita a coalizioni, a liste nelle quali con quella di altri sia presente la propria simbologia.

La Direzione Nazionale ribadisce altresì che, qualora in tempo utile non dovessero manifestarsi tali condizioni, il Partito si adopererà, chiamando a raccolta tutte le sue strutture, al fine di mettere in atto quanto necessario a proporsi in quanto tale alle prossime scadenze elettorali.

Roma  8 Luglio 2022

                                                                                      La Direzione Nazionale del PCI

6 Comments

  1. Alessandro Galvan

    Il collante è e DEVE essere GKN, non ci sono alternative.

  2. Amedeo cascino

    Sarebbe ora che dopo tanto si iniziasse a riproporsi con il nostro simbolo o con coalizioni molto vicine ai nostri valori-Ricomporre le fila tra chi comunista è ancora senza se e senza ma ,riprendere ad affiancare e promuovere le lotte -Proporci casa x casa,azienda x azienda,scendere di nuovo in piazza tra la gente ,ripristinare i luoghi di aggregazione,di studio e programmazione ,come succedeva un tempo (parlo delle sezioni nei vari comuni)Rilanciamo il PCI x la società,per i lavoratori,per i cittadini che hanno ancora una morale per cui agire e un futuro in cui credere.

    1. Marco

      Si bravo

  3. Rinaldo

    MA SE NASCE * UNITÀ POPOLARE * IL PCI ENTRA IN QUESTA FASE ? O VUOLE IL SUO SIMBOLO A PARTE? COSA HA DECIDE IN QUESTO CASO GRAZIE .Mattei Rinaldo.

    1. bernardino Marconi

      Non esistono eccezioni i calderoni anonimi sono già stati sperimentati, l’indicazione scaturita anche dall’ultimo congresso è l’adesione a coalizioni riconoscibili sia nella simbologia che nei valori del comunismo.

    2. Max

      Unità Popolare (da non confondere con Unione Popolare) è già nata in forma di coordinamento per l’unità di azione tra diverse forze di sinistra che mantengono la propria autonomia politica ed organizzativa e il PCI rappresenta al suo interno la raltà più grande in termini di presenza sul territorio ed iscritte/i.
      Gli altri componenti sono : Partito dei CARC, PMLI, Democrazia Atea, CSI, La Città Futura e il collettivo inventareilfuturo.

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