FINE MERCATO TUTELATO PER GAS ED ENERGIA

Cessa il mercato tutelato per le forniture di gas ed energia per le utenze familiari: dal 1 aprile 2024 per il gas e dal 1 aprile 2024 per l’energia elettrica. Nel mercato tutelato i prezzi e le condizioni di fornitura sono stabiliti dall’Autorità per l’energia (ARERA) e attualmente ne usufruiscono 10 milioni di famiglie.
La cessazione del regime di maggior tutela nel settore del gas naturale e nel settore dell’energia elettrica era già stata decisa dal governo Gentiloni nel 2017; la scadenza, inizialmente fissata per il 1 luglio 2019, era stata prorogata più volte finché non è intervenuta la UE; la fine del mercato tutelato infatti è una delle misure che il governo Draghi aveva concordato con la Commissione Europea per ottenere l’erogazione dei fondi del PNRR. Secondo i diktat della UE, il mercato deve essere totalmente liberalizzato.

Le conseguenze per le famiglie saranno pesantissime. Secondo i dati ISTAT divulgati dalle associazioni dei consumatori il gas del mercato libero è rincarato del 28,3% da luglio 2022 a luglio 2023. Nello stesso periodo di riferimento il prezzo del gas del mercato tutelato è diminuito del 34,6%. In sostanza fra mercato tutelato e mercato libero c’è stato un divario di 62,9 punti percentuali.

A quanti oggi si affannano a chiedere una proroga, comprese le forze politiche che hanno votato in Parlamento il provvedimento, noi comunisti diciamo che devono riparare il danno prodotto cancellandolo. Non è vero affatto che le liberalizzazioni determinano un calo dei prezzi. È vero esattamente il contrario.

L’alternativa è ritornare allo Stato e alla gestione pubblica, efficiente e controllata dalle lavoratrici e dai lavoratori, non ostaggio del mercato e della Commissione Europea.
Alla dittatura del libero mercato opponiamo l’alternativa del benessere sociale e dell’uguaglianza, opponiamo l’alternativa politica del Partito Comunista Italiano.

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