Medici, ostetriche e infermieri in difesa del Servizio Sanitario Nazionale

L’ampia adesione allo sciopero indetto da Anaao, Cimo e Nursing Up testimonia la gravità della crisi in cui è stato ed è tutt’ora condotto il Servizio sanitario nazionale per effetto delle politiche neoliberiste di servizio al privato, sostiene Carlo Romagnoli, medico, responsabile del dip Welfare salute sanità e servizi sociali del PCI.

Il Ssn ha bisogno di un Piano socio sanitario nazionale serio che valuti i bisogni di salute e assistenziali e metta in atto misure articolate e complessive che affrontino i problemi strutturali legati al disinvestimento sulle risorse umane, finanziarie e edilizie, alla crisi della forma azienda e dei connessi modelli organizzativi, alla complessità del quadro epidemiologico che vede sommarsi alle malattie cronico degenerative episodi pandemici che disarticolano l’operatività del SSN, mentre la crisi climatico ambientale produce danni alla salute di crescente entità.
Serve un Piano che dia certezze sul medio periodo mentre il governo di estrema destra risponde con misure parziali che riducono ulteriormente risorse e prospettive professionali e scommettono sulla soluzione sbagliata, affidare a mercato e privati la tutela della salute degli italiani.

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