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Da pochi giorni รจ iniziato a Dubai il vertice sul clima, Cop28, e dopo le prime giornate, si รจ dato grande risalto all’intesa promossa dagli Stati Uniti per bocca del plenipotenziario John Kerry per triplicare il nucleare. Immediatamente, l’idea รจ stata raccolta dai vassalli europei e altri paesi.

Certo, non siamo negazionisti dei cambiamenti climatici. Anzi. Ma pensare di risolvere il problema senza metterne in discussione le cause profonde รจ opera retorica e buona solo per qualche titolo di grido sui giornali di regime. Infatti Repubblica, Corriere e la Stampa corrono a risaltare l’intesa promossa da Kerry, cosรฌ come sottolineano le vuote parole della Presidente Meloni.

La Presidente Meloni ha parlato di “transizione ecologica, non ideologica”, cioรจ una transizione che non comprometta il benessere sociale ed economico, strizzando nel contempo l’occhio al nucleare sparato dal feudatario statunitense.

Ora, il benessere sociale ed economico sono giร  da decenni compromessi dalla mancanza di pianificazione economica e dalla distruzione dello stato sociale.

L’ambiente รจ una vittima della voracitร  capitalistica e consumistica. Lo viviamo nella speculazione edilizia e nel consumo dei suoli, nella spinta al consumo usa e getta, nello stimolo del superfluo. L’ambiente รจ barattato con il benessere sociale e la spinta al nucleare risponde alla sola esigenza di consumare e produrre. Per il profitto di pochi.

Umanitร  e natura formano la comunitร  della vita. E solo costruendo un’alternativa radicale sarร  possibile recuperare questa armonia.

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