È finito il Festival di Sanremo sancendo la vittoria di Angelina Mango. Ma la vera notizia è il codazzo di polemiche e silenzi, dichiarazioni e scuse, scatenatosi a seguito delle dichiarazioni dei due cantanti, Dargen D’Amico e soprattutto Ghali, che sul palco dell’Ariston ha osato dire “STOP AL GENOCIDIO”.
L’ambasciatore israeliano Alon Bar ha dichiarato che “Sanremo è stato sfruttato per diffondere odio”; evidentemente per lui far morire 28.000 persone con bombardamenti di case scuole e ospedali è segno d’amore, mentre chi chiede la fine del massacro della popolazione di Gaza lo fa per odio.
A sostegno dell’ambasciatore israeliano è intervento il senatore Gasparri, componente della Commissione di vigilanza RAI.
Ma Ghali non si è fatto intimidire. Alla domanda di un giornalista nella trasmissione “Domenica In” dedicata al festival, ha risposto all’ambasciatore: “Da quando ho scritto le mie prime canzoni, a 13-14 anni, parlo di quello che sta succedendo. Non è dal 7 ottobre, questa cosa va avanti da un po’…Continua questa politica del terrore, la gente ha sempre più paura di dire ‘stop alla guerra’ e ‘stop al genocidio’. Le persone sentono che perdono qualcosa se dicono ‘viva la pace’, non deve succedere questo… Ci sono i bambini di mezzo: io da bambino sognavo e ieri sono arrivato quarto a Sanremo. Quei bambini stanno morendo, chissà quante star, quanti dottori, quanti geni ci sono tra loro…”.
Molte ore dopo, a fine trasmissione, arriva il comunicato dell’Amministratore della RAI Sergio, letto dalla conduttrice Mara Venier, che esprime “solidarietà al popolo di Israele e alla Comunità Ebraica”; neanche una parola sul massacro della popolazione palestinese, che continua proprio in queste ore con i bombardamenti dei campi profughi e l’assalto a due ospedali a Rafah, dove si sono rifugiate un milione e trecentomila persone, tra cui seicentomila bambini.
Un orrore che solo Rai non vede, la cui linea editoriale è la perfetta espressione della nostra politica internazionale, vassalla delle scelte criminali di Netanyahu e del governo americano.
La RAI tv, come ricordava il Grande Enrico Berlinguer nel suo discorso sulla questione morale quantomai attuale, fa parte delle tante occupazioni dello Stato e delle sue istituzioni da parte dei partiti che gestiscono interessi …questa tv lottizzata non esprime valori o interesse del popolo ma solo l’interesse dei partiti di governo che per continuare a stare al potere in Italia devono asservire la politica imperialista degli stati uniti e dei loro alleati