Annullate le elezioni nella regione del Litorale pacifico, di cui è capitale Vladivostok. La commissione elettorale panrussa ha annunciato, per bocca della sua presidente Ella Panfilova, che per le irregolarità diffuse riscontrate propone alla commissione elettorale regionale di annullare e ripetere le elezioni in quella regione entro la metà di dicembre.
Ricapitoliamo brevemente i fatti. Al primo turno i candidati a governatore del partito putiniano Russia unita e del PCFR erano praticamente alla pari, con un lieve vantaggio per il candidato comunista Andrej Iscenko. Al ballottaggio la situazione si ribalta e vince il candidato di Russia unita Tarasenko, ma l’odore dei brogli era tanto forte che non era possibile ignorarli. In particolare si dice di 24 mila voti spariti nel distretto dell’ Ussuri, ai confini con la Cina.
A Vladivostok la gente scende in strada e manifesta contro le elezioni truccate. Il presidente del PCFR Zjuganov rivolge un appello a Putin affinchè rispetti la legalità e la volontà popolare.
Lo stesso presidente Putin è così costretto a fare una dichiarazione in cui afferma di non essere interessato alla vittoria del proprio candidato, ma piuttosto in elezioni oneste e trasparenti. Messaggio ricevuto dal candidato di Russia unita che ha dichiarato di non avere più l’intenzione di presentarsi. Il candidato comunista Iscenko si è invece rimesso alle decisioni del PCRF che con ogni probabilità confermerà la sua candidatura ormai vincente.
A Russia unita non rimane che sperare in una riforma elettorale che le consenta una rimonta facendo però attenzione di non avvantaggiare i comunisti che stanno insidiando il suo sistema di potere.
di Stojan Spetic, Comitato centrale PCI