IL PCI SI MOBILITA
di Fosco Giannini, Coordinatore Nazionale PCI Lavoro di Massa
L’epidemia di coronavirus ha rimarcato ancor più e in modo totale e definitivo l’importanza della Sanità Pubblica, la centralità della lotta per la difesa e il rilancio della parte più importante dell’intero welfare, quella, appunto, diretta a salvaguardare la nostra salute e la nostra stessa vita. Si è visto e continua a vedersi proprio in questa fase, per tanti versi drammatica, quanto le strutture della Sanità Privata (solitamente molto attive nel sostituirsi alle lunghe liste d’attesa e alle altre disfunzioni della Sanità Pubblica) non partecipino e siano divenute improvvisamente e completamente inutili e “laterali” (per mancanza di immediato profitto) nella dura campagna che la Sanità Pubblica sostiene contro l’epidemia.
È proprio in questa fase difficile che gli attacchi portati ormai da anni contro la Sanità Pubblica emergono in tutto il loro portato antisociale, come emerge in questi giorni drammatici la natura antisociale e antidemocratica dell’UE, da cui sono partite le durissime politiche liberiste che hanno avuto e mantengono come loro primo obiettivo (assieme all’abbattimento dei salari e dei diritti) l’abbattimento del welfare europeo, specie quello dei Paesi più poveri e deboli.
È proprio in questa fase in cui forse anche a livello di massa meglio si comprende l’importanza di una Sanità Pubblica forte, dotata d’un personale medico e paramedico numericamente e qualitativamente all’altezza dei nuovi compiti e di strutture e macchinari tecnologicamente avanzati, è proprio in questa fase che meglio si inizia a comprendere quanto sia stato brutale, sul piano sociale, l’introduzione nella Costituzione italiana, per mano dell’UE, del fiscal-compact, quell’infernale marchingegno iperliberista che sacrifica la Sanità Pubblica, la Scuola Pubblica, l’Università, i Trasporti, tutto il welfare sull’altare del pareggio di Bilancio (senza che mai, dall’Ue, provenisse un ordine, un monito, una direttiva ai governi europei volta alla lotta contro l’evasione fiscale, poiché il grande capitale non si tocca).
È per tali questioni, e proprio in questa fase socialmente difficile, in cui scendere in lotta e in piazza è arduo, che il PCI ha lanciato la sua campagna nazionale per la difesa e il rilancio della Sanità Pubblica. Nel lanciare la campagna abbiamo chiesto ai dirigenti e ai militanti territoriali del PCI se se la sentivano di stare in piazza e organizzare sit-in difronte agli ospedali e ai distretti sanitari. Un eventuale “no” non sarebbe certo stato incomprensibile.
Ma il Partito nel suo insieme ha detto “sì, è ora di iniziare la mobilitazione e la lotta, proprio adesso”. E la pubblicazione, di seguito, dei primi sit-in organizzati dal Partito difronte agli ospedali e nelle piazze di tutta Italia, dimostra che tra la decisione dei militanti di sostenere la mobilitazione nazionale e i fatti concreti c’è stata una totale e positiva coerenza (va considerato come in aree come Milano, Torino, Genova ed altre sia persino proibito scendere in piazza).
Quelle che ora pubblichiamo sono, appunto, le prime iniziative del Partito: nei prossimi giorni pubblicheremo la lista completa del lavoro svolto dalle nostre strutture territoriali, dai nostri dirigenti e militanti, che sin da ora ringraziamo per l’abnegazione e anche il coraggio sociale di scendere in campo in questi giorni così difficili, che tanto inducono alla passività e all’isolamento. Virus antisociali che con tutta evidenza non colpiscono le
comuniste e i comunisti.
P.S. A dimostrazione di quanto le strutture territoriali del PCI abbiano positivamente “sentito” l’importanza di questa campagna nazionale sulla Sanità Pubblica, pubblichiamo di seguito i tre volantini del Partito a sostegno della campagna stessa, volantini che sono stati ricostruiti e migliorati graficamente dai compagni del PCI di Napoli, che ringraziamo.
7 MARZO: INIZIATIVE DEL PCI
Aosta: sit-in Ospedale Regionale Valle d’Aosta “Umberto Parini”;
Torino: Comunicato Stampa “Per la difesa e il rilancio della Sanità
Pubblica”;
Milano: Comunicato Stampa “Per la difesa e il rilancio della Sanità Pubblica”;
Venezia/Mestre: sit-in Ospedale “All’Angelo”; nei giorni successivi al 7 marzo sit-in Ospedali e Distretti Sanitari di Padova, Vicenza, e Verona);
Faenza: 7 ed 8 marzo gazebo ai Mercati;
Ancona: sit-in Ospedali Riuniti Torrette (9 marzo);
Tolentino (Macerata): sit-in Ospedale “San Salvatore”;
Matelica (Macerata): sit-in Ospedale “Enrico Mattei”;
Rieti: sit-in Ospedale “De Lellis”;
Orvieto: sit-in Ospedale “Santa Maria della Stella;
Gubbio: sit-in Ospedale Gubbio-Gualdo Tadino;
Perugia: sit-in Ospedale “Santa Maria della Misericordia”;
Campobasso: il PCI con i suoi volantini alla manifestazione per la difesa e il rilancio della Sanità Pubblica;
Isernia: il PCI con i suoi volantini alla manifestazione per la difesa e il rilancio della Sanità Pubblica;
Napoli: sit-in Ospedale dei Pellegrini;
Policoro (Matera): sit-in Ospedale “Giovanni Paolo II”;
Potenza: sit-in Ospedale “San Carlo”;
Rionero (Potenza); sit-in Ospedale Oncologico Regionale;
Bari: sit-in Ospedale Policlinico:
Bisceglie (Barletta, Andria, Trani): sit-in Piazza Giardino;
Taranto: sit-in Ospedale “Santissima Annunziata”;
Catania: Conferenza Stampa: “Contro il coronavirus una Sanità pubblica più forte”