di Mauro Alboresi, Segretario Nazionale PCI
I numeri relativi all’incidenza dell’epidemia da coronavirus nel nostro Paese, particolarmente in alcune aree geografiche, ne sottolineano la drammaticità. La speranza di una rapida risoluzione della stessa si allontana sempre più.
Non è pertanto consentito tentennare, ricercare impossibili equilibri. Serve, anche alla luce di altre esperienze, di quella cinese in particolare, il massimo rigore. Il protocollo sottoscritto tra le parti sociali soltanto poco più di una settimana fa, volto a consentire, a determinate condizioni, la continuità delle attività produttive anche nei settori considerati non indispensabili, al di la del giudizio di merito, per noi negativo, è superato dai fatti.
Che si sia finalmente giunti alla conclusione che per contenere l’espansione del virus occorre chiuderle, è per noi, che da subito l’abbiamo chiesto, un fatto positivo.
Ora si tratta di garantire pienamente il reddito di tutti i lavoratori coinvolti, indipendentemente dall’articolazione del loro rapporto lavorativo, mettendo in campo le necessarie risorse.