I nodi vengono al pettine!

di Mauro Alboresi, Segretario Nazionale PCI

La pandemia da coronavirus ha pesantemente colpito tanti paesi dell’Unione Europea, ed è purtroppo facile pronosticare che altri seguiranno. Ciò ha messo innanzitutto a nudo i limiti dei diversi sistemi sanitari pubblici, fatti oggetto di un progressivo smantellamento, operato dai diversi governi succedutisi alla guida degli stati membri, all’insegna dell’imperante cultura liberista e del dogma dell’austerità.

Le richieste di una risposta comune ad un evento inedito di tale gravità, alle pesanti ripercussioni che porta con sé sul piano finanziario, economico, sociale, non casualmente sono ad oggi rimaste inascoltate. Ciò che si evidenzia sono i limiti strutturali del processo di Unione Europea affermatosi. Lo scontro che si registra tra i diversi paesi, esemplificativamente tra nord e sud Europa, circa il come affrontare la situazione, come rispondere alla recessione da tempo in atto, che la pandemia amplifica di tanto, attiene a questioni di fondo ed è di difficile soluzione.

Va da sé che si fa strada in molti l’idea che “o l’Unione Europea si dimostra utile in questa fase o tanto vale superarla”. Essa è oggettivamente a rischio di dissoluzione. Noi, che da sempre ne abbiamo denunciato il carattere e l’irriformabilità, alla luce dei trattati che la sorreggono, insistiamo: così non va! Uscire dall’Unione Europea guardando ad una Europa dei popoli, solidale, aperta alla collaborazione con gli altri paesi, alla pace, è un’alternativa necessaria, possibile.

One Comment

  1. Mauro Di Fabrizio

    Bisogna secondo il mio modesto parere, pensare di entrare nel concetto che i troppi vincoli nei paesi di tutto il mondo creano in generale linee sottili di muri che diventano invalicabili. Io sono favorevole alla condivisione, alla solidarietà e alle idee nuove collocate nei valori e nell’etica che ognuno porta con se, nel rispetto delle gerarchie, ma con la consapevolezza di chi è al potere in quel periodo di tempo, di alzare l’asticella di ascolto di tutte le correnti e soprattutto la voce del popolo che può e deve fare la sua parte proponendo attraverso il voto o con esponenti dei loro partiti, possibili migliorie per una rinascita e una collaborazione trasparente, ideologica e lungimirante per il bene dell’umanità.
    Grazie dell’attenzione.
    Cordiali saluti.
    Mauro Di Fabrizio

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