Traduzione e Introduzione di Lorenzo Battisti, Dipartimento Esteri PCI
Gli amici dei fascisti non si fermano davanti al virus, come testimonia questa dichiarazione del movimento per la pace ceco. La viltà di queste persone fa parte della loro tradizione storica, questo lo sappiamo. Dobbiamo, anche in tempo di confinamento sanitario, restare attivi e vigili perché i diritti democratici, sociali e le conquiste antifasciste non vengano cancellate.
Il Movimento per la pace ceco condanna con forza la vergognosa distruzione del memoriale del maresciallo dell’Unione Sovietica Ivan Stepanovich Konev, comandante dell’Armata Rossa che 75 anni fa ha portato la libertà e la pace a Praga. La direzione del Distretto municipale di Praga 6 guidata dal sindaco Ondřej Kolář ha vergognosamente ordinato la distruzione di tale monumento, che per quattro decenni ha simboleggiato la gratitudine per i liberatori della nostra capitale e del nostro Paese dall’occupazione fascista e dal terrore della seconda guerra mondiale.
Il Movimento per la pace ceco sottolinea con indignazione che la distruzione del memoriale è avvenuta in tempi di stato di emergenza e di divieto di libera circolazione delle persone ordinato a causa della pandemia di coronavirus (COVID-19). Il sindaco del distretto municipale di Praga 6 ha usato questa situazione, come ha detto, perché “nessuna marmaglia possa protestare” contro l’oltraggiosa rimozione di un monumento commemorativo antifascista.
Il Movimento per la pace della Repubblica Ceca fa appello a tutte le forze democratiche e pacifiche affinché si alzino in difesa dei memoriali, dei monumenti e di altre testimonianze pubbliche dell’eroica lotta contro il fascismo e quindi respingano i crescenti tentativi di revisionismo storico e di falsificazione.
Milan Krajca, Presidente del Movimento per la Pace della Repubblica Ceca
