Traduzione di Lorenzo Battisti, Dipartimento Esteri PCI
La violenza che è esplosa negli Stati Uniti ha portato all’assedio della Casa Bianca, a numerose rivolte in molte città e allo spiegamento dell’esercito per gestire l’ordine pubblico da parte del Presidente Trump e dei governatori di diversi stati. Riteniamo che in questo momento importante per la storia della classe operaia degli Stati Uniti questa dichiarazione dei compagni del Partito Comunista degli Stati Uniti rivesta un’importanza particolare.
Inviamo ai compagni americani e a tutti i lavoratori americani la massima solidarietà in questa lotta contro il razzismo e lo sfruttamento di classe.
Il Partito Comunista USA si unisce al popolo di Minneapolis per chiedere l’immediato arresto e il perseguimento dei poliziotti responsabili dell’omicidio di George Floyd.
L’orribile prova di otto minuti, diffusa in tutto il mondo, è chiara e indiscutibile. Rivela che l’omicidio di George Floyd è stata un’esecuzione pubblica da parte della polizia. Il rifiuto di effettuare immediatamente gli arresti ha comprensibilmente scatenato la rabbia a Minneapolis e in tutto il Paese. Ancora una volta, “non riesco a respirare” è diventato il grido di battaglia di milioni di persone. Non illudetevi, le proteste continueranno fino a quando non sarà fatta giustizia.
La ribellione di Minneapolis non è colpa dei manifestanti, ma del sistema di razzismo e violenza istituzionalizzato che permette che tali atrocità si verifichino in primo luogo. Questi omicidi razzisti si verificano continuamente, ” dal vivo e a colori”, e il più delle volte senza essere perseguiti – è un miracolo che non si siano verificate altre ribellioni.
La minaccia irresponsabile di Donald Trump di “sparare ai saccheggiatori” è tanto sprezzante quanto prevedibile. Ricordiamo con disgusto la sua minaccia di ordinare alle truppe di sparare agli immigrati sul confine tra Stati Uniti e Messico. In effetti, le minacce di violenza sono una parte regolare del suo kit di strumenti. Infatti, egli incoraggia apertamente le forze di polizia a maltrattare gli arrestati. E’ Trump che è il capo dei teppisti.
L’uso del razzismo da parte di Trump come strumento organizzativo centrale finirà solo con la sua sconfitta a novembre. Ma il Paese non vede l’ora di affrontare l’epidemia di violenza razzista. Il Congresso, le legislature statali, i consigli comunali, i leader del lavoro, il clero e i rappresentanti delle organizzazioni comunitarie di ogni parte del Paese devono affrontare la crisi. È giunto il momento del controllo della polizia da parte della comunità. In primo luogo, i neonazisti, il KKK e altri elementi neofascisti devono essere cacciati dai dipartimenti di polizia di tutto il paese. Indagate su questo! Inoltre, il nostro Paese ha bisogno di una riforma radicale della polizia.
Alla violenza di routine contro gli afroamericani si aggiunge l’impatto di COVID-19 sulle comunità di colore della classe operaia in tutti i suoi aspetti. Sono loro che muoiono in proporzioni eccessive. Sono i primi a servire in prima linea e, come in ogni guerra, i primi a morire.
Chiediamo ai nostri membri e ai nostri amici di unirsi alle proteste per la giustizia in ogni modo possibile e di rendere giustizia per George Floyd parte di ogni manifestazione in corso.
I nostri cuori, le nostre preghiere e la nostra solidarietà vanno alla famiglia di George Floyd e a Floyd stesso, che ha pianto per la sua defunta madre mentre un teppista gli sedeva sul collo. Noi diciamo: alzatevi e protestate.
Ci uniamo a milioni di persone che chiedono giustizia!
Chiedo se c’è ed è possibile avere una persona di riferimento del partito in Campania in particolar modo nel napoletano, me lo hanno chiesto persone a cui ho comunicato la rinascita del PCI. Antonio Luigi Russo Via G. Amendola 184 is. F 8021-Afragola (NA)