Diritto a migrare: capitalismo terrorizzato dall’ideale socialista che può cancellare la loro barbarie

Dipartimento Comunicazione Nazionale – Partito Comunista Italiano

È uno schifo e una vergogna quella dell’Europa che non vuole accogliere quelle persone, comprese donne e bambini, in fuga da un inferno che la stessa Europa ha creato, è la riconferma della doppia faccia ipocrita di questo sistema politico. Fronteggiare migliaia di migranti – siano essi in fuga da guerre o alla ricerca di una vita da vivere in un posto che credono migliore – con filo spinato, con esercito schierato, con carrarmati che terrorizzano, intanto che dai palchi istituzionali e dalle pance dei media straparlano di accoglienza, di coesione, di aiuti, è esattamente la rappresentazione plastica, evidente della falsità e del contrario che si persegue negli intenti veri: confermare lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Puntare sull’individualismo che separa e impoverisce lo spirito e le anime prima che le tasche. Questa è la “lezione” perpetrata dalla Unione Europea capitalista e imperialista oggi, nell’immagine del confine polacco. Infatti, è di queste giornate il susseguirsi di notizie che riguardano la situazione delle frontiere tra Bielorussia e Polonia, dove viene descritta una situazione, tutta imputata dalla nostra stampa e informazione alle responsabilità dello Stato Bielorusso e del Presidente Aleksandr Lukashenko, riguardante centinaia di migranti dal medio oriente e dall’Africa che fanno pressioni per passare in Polonia e quindi nel cuore dell’Europa, in Germania e negli stati del nord europa.

Da troppo tempo l’Unione Europea, al seguito di Nato e Stati Uniti, ritiene di ergersi moralmente al di sopra delle altre nazioni del mondo, imponendo sanzioni, dichiarando a piacimento legittime o illegittime elezioni in altri paesi solo sulla base delle proprie convenienze geopolitiche; con la travisazione dei diritti umani l’Europa ha sostenuto assieme alla NATO il colpo di stato in Ucraina nel 2014, mentre la Bielorussia, che non ha mai invaso nessun paese straniero e che si è sempre attivata per una politica di cooperazione e mediazione nell’area, si è vista attaccata ininterrottamente dal 2006 con le prime “rivoluzioni colorate”, che a Minsk si tingono di bianco-rosso col profilo nero del Bisonte degli ultranazionalisti filoatlantisti, e con una raffica infinita di sanzioni. Oggi, che vengono poste tutte le contraddizioni di un’Europa imperialista davanti alle sue stesse frontiere, con quei migranti provenienti da quei paesi devastati dalla stessa Alleanza Atlantica, il coro unanime dei liberali e dei sovranisti nel trovare un comune capro espiatorio in Lukashenko disvela tutta l’ipocrisia dell’occidente e del suo imperialismo umanitario alternato ad un sovranismo fintamente popolare e di mera convenienza piccolo borghese.

Noi comunisti sappiamo, al pari di altri, leggere la realtà. E scegliamo di non tacere, cosa che in pochi fanno, e condanniamo questa UE, senza anima e supina alla NATO e agli USA che perseguono unicamente l’idea di nascondere la crisi dell’idea capitalistica per il terrore che hanno che le idee del socialismo spazzino via la loro barbarie.

One Comment

  1. luigi b.

    Concordo completamente con il contenuto dell’articolo. Purtroppo questa qualità di contenuti fa fatica a raggiungere la grande platea delle masse popolari, data la squalità dell’attuale informazione mass mediatica asservita alla ue, nato. Saluti comunisti.

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