ORA E SEMPRE RESISTENZA!

di Bruno Steri

Non ci sorprende che Giorgia Meloni snobbi con insofferenza la celebrazione del 25 aprile, annunciando e contrapponendole nel contempo quella del 24 maggio: “Ritorna la celebrazione del 25 aprile con toni e modi superati da anni, con dispendio di grandi risorse ed energie. Mi chiedo quali energie e risorse si è invece disposti ad investire per celebrare, nel centenario del 1915, gli italiani che si sacrificarono sul Piave e nelle trincee per l’unità e la libertà della Nazione”.

Il 24 maggio è la data dell’entrata dell’Italia nella prima guerra mondiale, data che segnò la sconfitta delle posizioni neutraliste e il prevalere dell’interventismo bellico, con le sue manifestazioni violente e la sua retorica pseudorivoluzionaria. Ritroviamo qui una presa di posizione storica tipica del nascente fascismo, come lucidamente aveva capito il comunista Antonio Gramsci: “Quanto più forti sono diventati i ‘fasci’ (…) tanto più caratteristicamente espressivo è stato il loro atteggiamento verso il D’Annunzio invocante l’insurrezione e le barricate”. Non stupiscono dunque le sortite della Meloni; ci preoccupa piuttosto il fatto che, secondo i dati di Pagnoncelli, il suo partito si collochi al primo posto nelle intenzioni di voto degli italiani.

Ma il nostro Paese ha mille risorse. Lo dimostra il mare di gente e le tante bandiere rosse scese nelle piazze italiane per questo 25 aprile. Ora e sempre resistenza!

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