Di Emiliano Alessandroni, Comitato Centrale PCI
È stato assegnato dal Parlamento europeo il “Premio Sakharov 2022 per la libertà di pensiero”.
In finale erano presenti fra gli altri Julian Assange e il presidente dell’Ucraina Zelensky.
E il Parlamento (europeo de jure, ma euroamericano de facto) a chi avrà assegnato il premio?
A un giornalista che ha rivelato all’umanità i crimini di guerra dello Stato più potente del mondo e che per questo è stato arrestato e sta morendo lentamente in prigione, o a un politico che ha ordinato i bombardamenti sul Donbass, sventrando scuole, impianti idrici e ospedali, che ha vietato alla popolazione russofona di parlare la lingua russa in gran parte del proprio paese, che ha proibito l’ingresso di libri russi nel territorio nazionale, ha vietato l’ascolto della musica russa ai propri cittadini, ha proibito agli artisti ucraini di eseguire opere di autori russi in patria e all’estero, ha messo al bando il Partito Comunista Ucraino (attestatosi nelle elezioni del 2012 intorno al 14%) e tutti i partiti di sinistra, tollerando soltanto i partiti di centrodestra, destra o estrema destra, un politico che ha insignito con il titolo di “eroe nazionale” il capo di un’organizzazione militare di orientamento neonazista e che ha tessuto le lodi di un noto collaboratore di Hitler, razzista e antisemita responsabile della deportazione in campi di concentramento e di sterminio di decine di migliaia di polacchi ed ebrei?
A chi sarà stato conferito il “premio per la libertà di pensiero”, a un giornalista che a costo della propria stessa vita si è battuto affinché tutti gli uomini venissero a conoscenza delle verità nascoste dai più importanti governi del mondo e dei terribili crimini di cui questi si sono macchiati o a un politico filoamericano che tutti i giornalisti critici verso il proprio governo li ha fatti fuggire, imbavagliare, arrestare o uccidere, e che ha accusato di complicità con il terrorismo un’organizzazione come Amnesty International dopo che questa, fra i molti resoconti che denunciavano i crimini di guerra russi in Ucraina, si è azzardata a pubblicarne uno che documentava l’utilizzo di civili come scudi umani da parte dell’esercito di Kiev?
A chi sarà stato assegnato il “premio per la libertà di pensiero”, a un giornalista che ha rivelato come i finanziatori della Fondazione Clinton (Clinton Foundation), fossero gli stessi che finanziavano l’Isis, Al-Nusra e i tagliagole di Al-Queda in Siria, ovvero a colui che ha rivelato lo spionaggio condotto dagli Stati Uniti a danno di importanti membri dell’Onu e di presidenti di altri Stati medioerientali ed europei allo scopo di renderli più ricattabili, o a un Presidente che ha firmato un decreto che vieta la risoluzione politico/diplomatica del conflitto in corso e che ha attaccato la via crucis di Papa Francesco affermando che «due persone che sfilano con la bandiera russa e ucraina insieme non lo possiamo accettare»?
Già, la nota “libertà di pensiero” preservata dal Parlamento europeo: liberi di pensarla in un solo modo, quello più conforme agli interessi dello Stato più potente del mondo e al ripristino della “grande divergenza” nei rapporti internazionali.
Complimenti per la tua riflessione compagno Alessandroni.
Sakharov, (uno scienziato dell’ Unione Sovietica tenuto in libertà condizionata per molti anni e quindi impossibilitato ad uscire dal territorio della URSS) era un dissidente, il premio al quale è stato dato il suo nome è sempre stato un premio per le destre estreme di tutti i paesi , non vedo il perchè di questi toni sorpresi, anzi avrei preferito si parlasse in maniera obiettiva di quello che succedeva in quel periodo trai due blocchi contrapposti per far capire ai più giovani la faziosità di questo premio, non correrei subito a cercare una sponda nel mondo cattolico, dove i punti interrogativi sono molti, sopratutto per quello che riguarda quel periodo, o verso organizzazioni che hanno perso molto del loro “smalto” iniziale.
Grandissimo Emiliano!! Solo un vero compagno Comunista come te puo’ interpretare il pensiero di tutti noi sulla vicenda Assange!! Io penso che abbiamo il dovere di tenere viva l’attenzione nazionale ed internazionale su questo Grande Giornalulista in modo non solo di evitarne l’ estradizione nel paese piu’ INFAME del Pianeta, ma anche di proseguire la battaglia per la sua liberazione definitiva!! Grazie a nome di tutti noi compagno Emiliano!!!!
Il premio Nobel devono assegnare a Julian Assange e unico che lo merita