IL PARTITO COMUNISTA ITALIANO MANIFESTERÀ IL 19 LUGLIO NELLE CITTÀ ITALIANE PER LA LIBERTÀ DEL POPOLO PERUVIANO

a cura di Sandro Scardigli (Coordinatore America Latina Dip. Esteri PCI)

Le organizzazioni sociali del Perù hanno indetto per il prossimo 19 luglio la “Terza Presa di Lima”. L’obiettivo dell’iniziativa (alla quale si affiancheranno manifestazioni delle comunità peruviane in molti paesi del mondo) nella capitale sono le dimissioni immediate della presidente ad interim Dina Boluarte, salita al potere per mezzo di un golpe istituzionale che ha portato alla destituzione e all’arresto del Presidente democraticamente eletto, il progressista Pedro Castillo.

Un colpo di Stato orchestrato congiuntamente dall’Ambasciata USA di Lima, dalla magistratura e da un Congresso (parlamento) corrotto e screditato, controllato dai sostenitori dell’ex dittatore Fuijmori.

Da mesi il popolo peruviano sta affrontando coraggiosamente la repressione di forze armate e polizia, che ha causato finora quasi un centinaio di vittime. L’oligarchia bianca non accetta che le classi popolari e i contadini vengano considerati cittadini con diritti sociali e politici. L’esercito peruviano, come quelli di altri paesi latinoamericani, è da sempre il braccio armato di questa minoranza privilegiata e razzista.

Con una risoluzione legislativa il Perù ha autorizzato “l’ingresso di mezzi aerei, mezzi nautici e personale militare degli Stati Uniti d’America dal 1° giugno al 29 agosto 2023” per contribuire alla formazione delle Forze Armate nei ruoli di difesa e sicurezza, controllo dell’ordine interno, supporto al sistema nazionale di gestione del rischio di catastrofi, partecipazione allo sviluppo nazionale e supporto alla politica estera.

La permanenza del personale militare statunitense in Perù è stata fissata fino al 31 dicembre 2023 ai fini dell’addestramento delle Forze Armate e della Polizia Nazionale.

Gli USA hanno quindi il compito di formare le forze di sicurezza peruviane a fronteggiare e reprimere il loro nemico interno: il popolo.

È in atto in America Latina un’offensiva della destra oligarchica e liberista, che agisce di concerto con gli Stati Uniti. Ha lo scopo di arginare e far indietreggiare il processo di emancipazione economica e politica dei popoli e degli Stati latinoamericani.

Questa offensiva l’abbiamo vista e la stiamo vedendo all’opera in Perù, Brasile, Ecuador, Argentina, Cile, Bolivia, Nicaragua e in Colombia con i tentativi di rovesciare il legittimo governo del Presidente di sinistra Gustavo Petro. In queste ore la stiamo vedendo anche in Guatemala, dove la magistratura ha sospeso la personalità giuridica del movimento progressista “Semilla”, piazzatosi secondo nel primo turno delle Elezioni Generali. Prima di “Semilla” erano state escluse dalle Elezioni, con cavilli giuridici, tutte le liste di sinistra. E così è stata eliminata la possibilità di una sconfitta della destra narcotrafficante, a meno che l’iniziativa legale non venga ritirata.

“Lawfare” è il termine usato per descrivere questo tipo di golpe: un colpo di Stato attuato dietro un paravento legale e garantito dall’obbedienza delle forze armate alla “legge”.

Gli USA, rispetto agli anni ’70, sono diventati più “raffinati” e cercano di evitare i golpe militari.

Il rovesciamento del Presidente peruviano Pedro Castillo, avvenuto nel dicembre dello scorso anno, rientra nel metodo del “lawfare”.

In questi otto mesi il sangue del popolo del Perù ha bagnato le strade, le università sono state occupate dai militari, la gente ha paura ad esprimersi pubblicamente. Chi chiede il rispetto del voto popolare viene tacciato come “terrorista” e la presidente usurpatrice Dina Boluarte, in alleanza con la destra fujimorista, rifiuta nuove Elezioni parlamentari.

Secondo tutti i sondaggi la grande maggioranza del popolo peruviano esige la restituzione della carica al legittimo Presidente Pedro Castillo, lo scioglimento del Congresso e l’elezione di un nuovo parlamento (assieme a quella di una assemblea costituente che metta da parte la Costituzione della dittatura e ne promulghi una democratica e partecipativa), l’espulsione dal Perù delle forze militari statunitensi.

Il Partito Comunista Italiano parteciperà alle iniziative e manifestazioni che si terranno anche in diverse città italiane a partire dal 19 luglio, in concomitanza con la “Terza Presa di Lima”.

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